Il governo del Regno Unito ha approvato il piano per costruire il tunnel della strada A303 nei pressi del celeberrimo sito archeologico di Stonehenge: un progetto di cui si parla già dal 2021, ma che rischia di far uscire Stonehenge dall’elenco del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Il progetto è stato tuttavia approvato venerdì dal Dipartimento dei Trasporti: costerà 1,7 miliardi di sterline e riguarderà 3,2 kilometri di strada tra le località di Amesbury e Berwick Down, nel Wiltshire. Inizialmente il piano era stato approvato già nel 2020, ma venne fatto poi ritirare dall’Alta Corte di Giustizia di Londra (tribunale di primo grado per questioni amministrative). Si è reso così necessario un nuovo progetto che tenesse conto dei punti sollevati dal tribunale: il segretario ai trasporti, Mark Harper, adesso ha dichiarato di essere soddisfatto per il nuovo tunnel, affermando che “il danno sulle relazioni visive e spaziali è meno che sostanziale e dovrebbe essere valutato rispetto ai benefici” apportati dal progetto. Ma è probabile che le associazioni di tutela, con in testa la Stonehenge Alliance che si batte in prima fila per bloccare il tunnel, siano già al lavoro per studiare il nuovo piano e trovare ragioni su cui avviare un nuovo iter legale.
Il tunnel servirebbe per decongestionare il traffico lungo l’importante arteria stradale: il progetto prevede infatti anche il raddoppio di corsia (secondo l’agenzia delle autostrade, infatti, il tratto di A303 nei pressi di Stonehenge è interessato da flussi di veicoli superiori rispetto a quelli che la strada può reggere). L’Unesco, tuttavia, aveva rimarcato che l’infrastruttura avrebbe pesantemente alterato il paesaggio attorno a Stonehenge, e suggeriva o un tunnel più lungo e meno impattante, oppure una modifica al tracciato della A303. I contrari non ritengono però che sia una infrastruttura così importante da dover giustificare una spesa tanto alta, e una modifica al paesaggio del sito archeologico più amato d’Inghilterra. “Nel migliore dei casi”, ha dichiarato Tom Holland, presidente di Stonehenge Alliance, “questa sarebbe una decisione grottesca, ma in un momento in cui il paese deve affrontare così tante spese in una crisi finanziaria come quella che attraversiamo, questa profanazione di un sito del patrimonio mondiale è l’apice della follia, un atto di vandalismo che fa vergognare la Gran Bretagna”.
Di segno opposto il parere di Caroline Thomas, consigliere del Wiltshire che fa parte della commissione locale per i trasporti: “Siamo lieti”, ha detto, “che il consenso sia stato concesso ancora una volta per il progetto A303 Stonehenge e ora possa andare avanti. Questo enorme progetto infrastrutturale rappresenta un investimento significativo nel Wiltshire che darà impulso all’economia sia della nostra contea che della regione più ampia, sbloccando posti di lavoro e investimenti. Insieme alla costruzione, ci sarà anche un programma completo di mitigazione archeologica, che migliorerà la nostra comprensione del sito Patrimonio dell’Umanità”.
Immagine: la A303 vicino a Stonehenge. Foto: Pam Brophy
Stonehenge, approvato il nuovo piano per il tunnel vicino al sito archeologico |