Sta facendo molto discutere una scultura collocata in un giardino botanico nella Corea del Sud, a Pyeongchang, che raffigura probabilmente il primo ministro del Giappone Shinzo Abe inginocchiato davanti a una figura femminile, una donna di conforto coreana, ovvero una schiava prostituta costretta a lavorare per i soldati durante il secondo conflitto mondiale. Molte di queste schiave provenivano dai paesi occupati, come la Corea, la Cina e le Filippine.
Nel 2015 il primo ministro si era scusato per questi atti e aveva promesso di creare un fondo per supportare le vittime degli abusi commessi in periodo di guerra.
La scultura in questione, intitolata Eternal Atonement, è stata commissionata da Kim Chang-ryeol, proprietario del giardino botanico.
Dopo la notizia della somiglianza della figura maschile ritratta nell’opera con il primo ministro, il segretario generale del governo Yoshihide Suga ha dichiaratto che se la scultura rappresenta veramente Shinzo Abe, "potrebbe causare un forte impatti sui rapportu tra Giappone e Corea.
Il proprietario del giardino ha a sua volta ribattuto: “Può il governo prendere misure su opere d’arte create da privati? Anche nelle librerie giapponesi vedo libri anti-Corea...”. Ha poi aggiunto in un’intervista che “l’uomo rappresentato può essere Abe come no; l’uomo raffigura qualunque persona, che ricopre una posizione di responsabilità, che chiede sinceramente scusa alle vittime della schiavitù sessuale, ora come in futuro”.
Tuttavia Kim ha annullato la presentazione pubblica della scultura che inizialmente avrebbe dovuto tenersi il 10 agosto, ma insiste perché l’opera rimanga lì, dove è già collocata.
Fa discutere una scultura privata che potrebbe causare attriti tra Giappone e Corea |