Oltre 17mila reperti antichi di epoca preistorica, assiro-babilonese e islamica che erano stati trafugati a partire dal 2003, quando gli Stati Uniti avevano invaso l’Iraq per rovesciare il regime di Saddam Hussein, sono tornati a casa, nel paese mediorientale.
In particolare, tra i reperti, si conta una tavoletta di argilla risalente a 3500 anni fa e che appartiene al ciclo di Gilgamesh: sulla tavoletta è scritta parte dell’epopea del re di Uruk, Gilgamesh, ciclo epico di ambientazione sumerica scritto in caratteri cuneiformi, considerato il più antico testo letterario del mondo.
La tavoletta misura circa 15 centimetri per 12; venne trafugata nel 2003, venduta all’asta nel 2014 a un facoltoso collezionista, che la espose per alcuni anni nel Museo della Bibbia di Washington, da lui fondato, e nel 2019 sequestrata dalle autorità statunitensi come refurtiva.
In occasione della visita del primo ministro iracheno Mustafa Al-Kadhimi alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato il ritiro dei militari americani in Iraq entro la fine dell’anno e la restituzione dei reperti antichi scomparsi dal paese e messi sul mercato internazionale. Gli Stati Uniti stanno recuperando le opere di questo tipo che si trovano sul territorio americano e già molti importanti reperti, come la tavoletta di Gilgamesh, stanno facendo ritorno a casa.
Gli USA restituiscono all'Iraq oltre 17mila reperti trafugati: tra questi, la tavoletta del ciclo di Gilgamesh |