Aprirà nel 2020 la stanza segreta in cui Michelangelo Buonarroti (Caprese, 1475 - Roma, 1564) si rifugiò per sfuggire alla vendetta dei Medici in esilio dopo il suo tradimento in favore dei ribelli della rivolta popolare che li aveva spodestati. Questa stanza si trova all’interno delle Cappelle Medicee, nella Basilica di San Lorenzo a Firenze, e fu scoperta nel 1975, in seguito a una serie di lavori di restauro alla Sagrestia Nuova della Basilica.
In una cantina, infatti, furono ritrovati dei disegni realizzati a carboncino che, dopo accurate analisi, furono attribuiti a Michelangelo. A dirigere i lavori e ad occuparsi delle indagini fu, all’epoca, il direttore del Museo delle Cappelle Medicee Paolo Del Poggetto (a cui si deve l’espressione “stanza segreta”). Una stanza di sette metri per due, quella che Michelangelo decorò totalmente con diversi soggetti, al tempo della prigionia forzata. Sono presenti, infatti, una testa di cavallo e alcuni studi relativi alle sculture della Sagrestia Nuova.
Inoltre sarebbero stati ritrovati anche alcuni schizzi riguardanti il celebre David. Infine, è presente anche una figura ripiegata su sé stessa che, secondo gli esperti, rappresenterebbe un autoritratto dell’artista costretto alla prigionia. Già nel 2014 è partito un progetto con il quale l’interno della stanza è stato visibile attraverso un percorso monografico interattivo. Servendosi delle moderne tecnologie, è stato possibile ammirare l’interno della stanza sfogliando immagini e videoclip sul touchscreen.
Il piano di aprire la stanza segreta al pubblico è stata un’idea della direttrice del Museo Nazionale del Bargello, Paola D’Agostino.
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Foto: la Basilica di San Lorenzo - Ph. Credit Wikimedia Commons
La stanza segreta di Michelangelo aperta al pubblico nel 2020 |