Nella mattina del 10 agosto il sindaco di Lucera Antonio Tutolo, insieme al consigliere comunale Leonardo Renzone, si è incatenato alle mura della fortezza di Lucera, avviando uno sciopero della fame, in segno di protesta al fine di metterla in sicurezza.
Si tratta di un’elevata fortezza svevo-angioina, uno dei monumenti più significativi della provincia di Foggia, che, se non si interviene al più presto, rischia di crollare.
Il sindaco inoltre ha scritto una lettera al presidente della Repubblica Mattarella, al presidente del Consiglio Gentiloni e al ministro dei Beni Culturali Franceschini nella quale si legge:“E’ un vero e proprio Sos per salvare la Fortezza Svevo-Angioina indirizzato anche all’Ambasciatore tedesco e a quello del Regno dell’Arabia Saudita, oltre che alle principali autorità politiche ed istituzionali competenti. Credo di avere l’obbligo morale e politico per fare di tutto affinché un monumento che ha resistito per oltre sette secoli, non ceda oggi dinnanzi all’incuria e all’indifferenza da parte di chi è preposto alla tutela e alla conservazione dei beni monumentali del Paese. E’ un obbligo che abbiamo tutti noi nei confronti delle future generazioni, alle quali siamo tenuti a tramandare il patrimonio che ci è pervenuto dal passato, un patrimonio che non appartiene soltanto a questa città o a questa nazione, ma, ritengo, all’umanità”.
Oggi, 12 agosto, è stata interrotta la protesta poiché "dopo diverse telefonate intercorse con la soprintendente ai beni archeologici e culturali, la dottoressa Simonetta Bonomi e il prof. Giuliano Volpe, Presidente del consiglio superiore per i beni culturali, è stata comunicata la volontà di programmare gli interventi non più derogabili alla fortezza di Lucera”. La questione verrà discussa il 21 agosto.
Fonte: Repubblica - Foggia città aperta
Il sindaco si incatena alla Fortezza di Lucera per salvarla |