Sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste. Questa la decisione del gup del tribunale di Firenze sulla vicenda dei tre eco-attivisti che nel luglio 2022 si incollarono alla vetrata di protezione della Primavera di Botticelli agli Uffizi per inscenare una protesta ambientalista. Ciò significa che i tre attivisti non verranno processati. La decisione giunge dopo l’udienza di comparizione predibattimentale, introdotta nell’ottobre 2022 dalla riforma Cartabia: è una sorta di “udienza filtro” che valuta se sussistono le condizioni per far comparire un imputato davanti a un giudice per il dibattimento, introdotta per velocizzare i processi ed evitarne di inutili.
Le accuse contro i tre attivisti erano di manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo il giudice non si trattò di manifestazione senza preavviso poiché avvenne non in un luogo pubblico bensì in un luogo aperto al pubblico. Non si trattò di interruzione di pubblico servizio perché gli Uffizi non chiusero per effetto della protesta, e non ci fu resistenza a pubblico ufficiale perché secondo il giudice la condotta degli attivisti in quell’occasione non fu sufficiente per integrare il reato.
Gli attivisti commentano: “per il giudice, incollarsi al vetro di protezione della Primavera di Botticelli non costituisce un fatto meritevole di essere condannato. Questo ci solleva, ma non ci consola: il Governo ancora non si impegna a mettere in sicurezza la popolazione dalla crisi climatica”.
Si incollarono alla Venere di Botticelli, non saranno processati: il fatto non sussiste |