È ufficiale la candidatura di Vittorio Sgarbi a sindaco di Roma: il noto storico dell’arte si candiderà col suo movimento politico, Rinascimento. La sua candidatura è stata presentata stamattina a Roma in piazza Navona, nell’ambito della conferenza stampa del Comitato promotore per Vittorio Sgarbi sindaco di Roma. La candidatura di Sgarbi sarà sostenuta dalle “Geo” (Ambientalisti, Animalisti Europei), “Italia Libera” con l’avvocato Carlo Taormina e l’economista Nino Galloni, “M.C.I” (Movimento Cittadini Italiani) con Silvana Bruno e “Sviluppo Italia” con Carmelo Leo.
La prima priorità per la capitale indicata da Sgarbi è la riorganizzazione della manutenzione ordinaria: raccolta dei rifiuti, rifacimento del manto stradale, miglioramento del decoro ambientale delle periferie e potenziamento della sicurezza. “Prima”, ha detto Sgarbi, “penseremo a migliorare i servizi essenziali, cosi come chiedono i romani. Poi un grande piano per la cultura che restituisca a Roma la dignità di Capitale, rimettendo al centro dei programmi culturali l’immenso patrimonio artistico e archeologico della città”.
“A Roma”, ha dichiarato Sgarbi in conferenza stampa, “credo che, rispetto all’Italia, come è accaduto con Venezia che ha avuto un sindaco importante come Cacciari, il sindaco non può non essere un simbolo della cultura italiana. Potrei non essere io, ma il destino ha voluto che io rappresenti la cultura più di molti altri, quindi non posso immaginare che qui arrivi Gualtieri perché l’hanno bocciato, o Calenda con la sua convinzione di essere un talento straordinario. Certamente è un fenomeno, ma non è il sindaco di Roma: è una persona che ha vissuto la città e ne ha un’esperienza distaccata. Io ho un’esperienza fisica dei monumenti che ho visitato, dei luoghi dove sono stato”.
Sgarbi ha lasciato intendere che lavorerà ovviamente sulla dimensione culturale della città: “La città d’arte, la città in cui si viene per Raffaello dev’essere la ragione per cui Roma ha un significato diverso da ogni altra città. Cedere agli ignoranti e alle piccole mode è una colpa. I valori sono eterni, il valore di Roma non è un valore che tu puoi mediare, è un valore assoluto. E allora quell’assessore o quel sindaco non possono cedere in alcun modo sul dato oggettivo per cui Roma è una città abbandonata, disperata, senza notte, senza giorno, con monumenti chiusi, con strade e immondizia, e in cui l’unica azione positiva è combattere i Casamonica. I Casamonica vanno combattuti, ma non possono diventare eroi di un mondo negativo, il mondo positivo è altro. Il mondo positivo è la ragione per cui uno può passeggiare per la città senza file che è la città medievale, la città rinascimentale, la città barocca, la città settecentesca, la città ottocentesca, la città novecentesca. Ci sono tanti secoli, a Parigi ce n’è uno solo che è l’Ottocento. Lì cammini in un solo secolo, qui cammini in tutti i secoli. Per non parlare dalla Roma vera, la Roma antica. Però vivi in un altro mondo. Esiste una realtà vivente della grande civiltà di Roma che vive dove è apparentemente morta: questa è la vita di Roma”.
Infine, quanto a un possibile accordo con il centrodestra, ecco cosa ha affermato Sgarbi: “O il centrodestra converge su di me oppure occorrerà fare un accordo e non posso negare che il passaggio da sindaco ad assessore alla cultura sia un accordo logico”.
Sgarbi si candida a sindaco di Roma: “ha bisogno di un sindaco simbolo della cultura italiana” |