Un Vittorio Sgarbi più lapidario del solito torna sul tema dei direttori stranieri dei musei statali. Il sottosegretario alla cultura, intervistato dal giornalista Stefano Zurlo ieri sera all’Hotel Principe di Piemonte di Viareggio nell’ambito della rassegna Gli incontri del principe (durante la quale Sgarbi, curiosamente, si è presentato vestito da brigante Chiavone per celebrare la festa del gonfalone di Arpino, comune di cui è sindaco), è stato molto diretto sulla domanda di Zurlo in merito al suo giudizio sui direttori stranieri: “Adesso se ne vanno”, ha risposto. “Siamo arrivati noi, se ne vanno loro. Perché devo mettere un direttore straniero agli Uffizi? Ma si è mai visto al mondo? Tu hai mai visto che al Louvre ci andasse uno straniero?”.
Il pubblico ha dunque applaudito in maniera decisa e dalla sala si è levato anche qualche “bravo” di approvazione. “Puoi mettere stranieri”, ha proseguito Sgarbi, “siccome noi abbiamo 490 musei statali, di cui 60 autonomi, in essi ci sono un direttore generale e dei funzionari, quindi puoi mettere qualunque straniero dappertutto, ma il vertice... ! Tu hai mai visto un prefetto straniero, un magistrato straniero, hai mai visto un ambasciatore straniero? I simboli sono i simboli, non è che dobbiamo difendere la nostra identità genetica... ”.
Sgarbi, nel proseguire il proprio ragionamento, ha attribuito la presenza dei direttori stranieri nei musei italiani all’ex ministro Dario Franceschini, “il quale”, ha continuato l’attuale sottosegretario, “pensò che bisognava mettere molti stranieri e molte donne, per cui era tutto fatto secondo degli equilibri. Ormai sono tutte donne nei musei, quindi... comunque semplicemente concorreranno. Ma questa stagione è finita”. E poi le stoccate contro gli attuali direttori di Brera, Uffizi e Capodimonte (rispettivamente James Bradburne, Eike Schmidt e Sylvain Bellenger) e soprattutto contro l’ex direttore della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, l’austriaco Peter Aufreiter, che ha lasciato l’incarico al termine del suo mandato ed è stato sostituito da Luigi Gallo. “A Brera sicuramente quello che c’è non ci sarà più. A Firenze quello che c’è non ci sarà più. A Napoli quello che c’è non ci sarà più. Gli stranieri non lasceranno traccia. C’era uno straniero a Urbino che faceva solo delle cose sbagliate. È andato via, è arrivato un italiano e fa delle cose bellissime. Oggi la Galleria Nazionale di Urbino merita di essere vista perché è stata sistemata da una persona che ha buon senso. Se noi abbiamo delle università, gli studenti, gli studiosi e pensiamo che non siano in grado di far lavorare un museo, allora noi possiamo anche chiudere l’Italia. Un giovane italiano avrà il diritto di lavorare in un museo? Deve per forza arrivare uno dalla Scozia o non so? Non capisco”.
Sgarbi: “musei, finita la stagione dei direttori stranieri” |