Sgarbi: “idiota chiudere spiagge e siti archeologici, grottesco chiudere musei. Ora Franceschini ci dica cosa fare”


Sgarbi alla Camera si è rivolto a Franceschini per dire che è stato idiota chiudere spiagge e siti archeologici, e per chiedere subito un protocollo.

È stato “idiota” chiudere spiagge e luoghi all’aperto, e contraddittorio chiudere i musei in quanto dichiarati nel 2015 servizi pubblici essenziali: lo ha detto Vittorio Sgarbi (Gruppo Misto) intervenendo alla Camera dopo l’informativa del ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, in merito alle misure di sostegno alla cultura a seguito della pandemia di Covid-19 da coronavirus. Sgarbi ha anche chiesto praticità e prontezza a Franceschini, chiedendogli di dire subito e in modo chiaro cosa devono fare i musei per prepararsi a ricevere di nuovo i visitatori.

“Il coronavirus”, ha esordito Sgarbi rivolgendosi a Franceschini, “è una dittatura, e in realtà la cultura non è stata affatto punita, perché non c’è condizione migliore per la lettura della chiusura, e la lettura dentro di noi è un coro, è un teatro, quindi sono stati momenti di grande meditazione e di grande felicità, tanto che potremmo dire che è inutile invocare, come fa l’amico Franceschini, le vacanze. Le vacanze le abbiamo fatte: occorre lavorare, non fare vacanze, abbiamo fatte fin troppe vacanze. Il primo maggio è stato il giorno della contraddizione, il giorno del riposo per il lavoro che diventa un altro giorno noiosamente di lavoro mancato”.

“Ora”, ha proseguito Sgarbi, “nella cultura questo è tanto più evidente perché il governo ha fatto un errore grave: un errore sanitario e un errore politico. Non andava in alcun modo interdetta, nella logica di qualunque organizzazione sanitaria o di grandi medici come Garattini [ndr: Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri di Milano], l’aria aperta. Aria aperta vuol dire teatri, anfiteatri, siti archeologici, chiuderli è stato idiota, come chiudere le spiagge. Ora per il turismo è chiaro che riaprire le spiagge oggi è il minimo che si può fare, perché è vero, vacanze o non vacanze, luglio e agosto saranno giorni meravigliosi per la festa della morte del virus, ma occorre che le spiagge siano pronte, occorre che quei luoghi di turismo ludico siano tali da consentire di arrivare. Chiudere alle passeggiate è stato stigmatizzato da nove magistrati, impedire di stare su una spiaggia e punito da persone che ti bloccavano e multavano è stato grottesco. Teatri e anfiteatri devono aprire subito, e occorre un protocollo, come quello che oggi la dottoressa Bagnoli lamenta, dirigendo il nostro museo di Ferrara, per il 18 maggio [ndr: Martina Bagnoli, direttrice delle Gallerie Estensi]”.

“Ma poi occorrerà capire come”, ha evidenziato Sgarbi, “e occorre dirlo subito, perché il 18 maggio altrimenti è un’illusione, e aver tenuto chiusi i musei è una contraddizione grottesca con quello che Lei ha dichiarato il 5 novembre 2015. Lei ha detto: ‘che in Italia i musei, i luoghi di cultura, le biblioteche e gli archivi diventino servizi pubblici essenziali, e quindi addirittura si applichino i livelli delle prestazioni essenziali, è davvero una grande conquista’. Una conquista perduta subito! Perché se sono servizi essenziali dovevano essere aperti i musei esattamente come i supermercati: non capisco perché la contiguità fisica per andare a comprare qualunque bene materiale non dev’essere la medesima. Anzi: con i musei semivuoti, i piccoli musei in cui non entra nessuno, con alti soffitti e opere distanti, dovevano sempre essere aperti. Non aver avuto le code ai musei, invece che ai supermercati, vuol dire negare quei valori evocati dalla onorevole Boschi, e cioè che noi siamo quel cibo che è un cibo della nostra anima, lo diceva Machiavelli, lo diceva Petrarca, è più importante ancora del mangiare e del bere: noi l’abbiamo negato”.

“Ora”, ha concluso Sgarbi, “io le chiedo di occuparsi rapidamente dei protocolli. Non dica ‘stiamo lavorando, stiamo provando, stiamo ragionando’. Non si può neanche chiedere alle banche un atto d’amore: cose grottesche! Usate atti pratici, dite cosa occorre fare, e dite la verità. Non c’è alcun rischio a entrare in un museo, non c’è alcun rischio a camminare su una spiaggia, non c’è alcun rischio a stare all’aperto! L’aperto dev’essere la nostra nuova terra di conquista. Se non si dice questo, i protocolli saranno finzioni, menzogne, e la cultura un’aspirazione mancata ma dichiarata come Lei ha fatto e come facciamo in questo Parlamento”.

Sgarbi: “idiota chiudere spiagge e siti archeologici, grottesco chiudere musei. Ora Franceschini ci dica cosa fare”
Sgarbi: “idiota chiudere spiagge e siti archeologici, grottesco chiudere musei. Ora Franceschini ci dica cosa fare”


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