Secondo l'Ucraina, i russi stanno trasferendo verso Mosca i tesori della Crimea


Alcune settimane fa, l’Ucraina ha pubblicato un documento che attesterebbe l’ordine, da parte della Russia alle amministrazioni della Crimea occupata, di trasferire nei territori della Federazione beni culturali di proprietà ucraina che si trovano in Crimea. Cosa sappiamo.

In Ucraina alla contesa territoriale con l’uso delle armi si affianca la battaglia culturale. È di fine giugno la pubblicazione, da parte del Centro di Resistenza Nazionale Ucraino, di un documento dell’amministrazione russa in Crimea, la “Repubblica di Crimea” (così come si è denominato il governo della penisola dopo l’occupazione militare delle truppe della Federazione Russa 10 anni fa), diramato agli enti culturali per il trasferimento delle collezioni museali della Crimea a Mosca. Secondo l’Ucraina sarebbero più di 10 milioni di beni culturali già spostati.

Il Centro di Resistenza Nazionale ucraino è un’organizzazione collegata al Ministero della Difesa ucraino, ed è entrato in possesso del documento a metà giugno: nel testo si legge che era richiesta l’“evacuazione” delle collezioni museali in Russia a firma del ministro della Cultura della “Repubblica di Crimea” lo scorso 31 maggio. Il Ministro impartisce anche direttive circa la redazione di “un elenco di luoghi per l’evacuazione di beni culturali di valore in caso di combattimenti o distruzioni" e la condivisione degli inventari con le autorità russe.

Secondo l’ONG ucraina Argo, riporta il quotidiano francese Le Journal des Arts, questa integrazione risale a diversi anni fa, poiché è stato nel 2014 e con l’invasione della Crimea che alcuni musei della penisola avevano messo in comune i loro inventari.

Il documento, fa sapere il Centro di Resistenza, non indica le ragioni e i luoghi della possibile rimozione degli oggetti di valore, ma esiste un alto rischio che gli esemplari più preziosi vengano trasportati dalla Crimea ai territori che sono ufficialmente riconosciuti a livello internazionale come parte della Federazione Russa. Le amministrazioni dei musei hanno avuto tempo per rispondere fino al 1 luglio di quest’anno. Un altro punto della lettera, fa sapere il Centro di Resistenza, indica che almeno una parte dei monumenti culturali e storici saranno portati fuori dalla penisola. “Ne consegue”, scrive il Centro di Resistenza in una nota, “che i russi stanno cercando di accelerare il processo di tipologia e valutazione dei reperti museali in Crimea. I lavoratori dei musei in Crimea creano registri elettronici delle opere d’arte e dei monumenti storici e trasferiscono le informazioni al fondo museale elettronico della Federazione Russa”. L’Ucraina rimarca inoltre che gli studiosi russi coinvolti in attività illegali dovrebbero anche essere ritenuti responsabili delle loro azioni. I volontari del progetto “Argo” sono impegnati in uno studio sistematico dei crimini russi nel settore culturale.

In dieci anni già diverse collezioni della Crimea sono state trasferite alla Russia dopo la sua annessione: secondo il Ministero della Cultura dell’Ucraina, a partire dal 2015 c’erano meno di 1,2 milioni di pezzi da museo rimasti in Crimea sui 12 milioni registrati prima dell’invasione.

Al contrario, il cosiddetto “oro degli Sciti”, una collezione eccezionale esposta nel 2014 ad Amsterdam e poi bloccata nei Paesi Bassi dall’annessione della Crimea, sarà restituita all’Ucraina su decisione di un tribunale olandese. Ma la Russia ha intentato una causa presso la Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), annessa al Consiglio d’Europa, nel febbraio 2024 per ottenere il ritorno della collezione in Crimea.

Alla fine di marzo 2024, le autorità russe hanno annunciato che la CEDU ha ritenuto il caso ammissibile. Va notato che la Federazione Russa è stata esclusa dal Consiglio d’Europa nel marzo 2022 e che la richiesta proviene ufficialmente dai musei della Crimea e non dallo Stato russo. Allo stesso tempo, l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha appena pubblicato tre risoluzioni che riconoscono la distruzione del patrimonio ucraino da parte della Russia. Dobbiamo ancora attendere la decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo.

Nella foto: il documento russo pubblicato sul sito del Centro di Resistenza Nazionale dell’Ucraina.

Secondo l'Ucraina, i russi stanno trasferendo verso Mosca i tesori della Crimea
Secondo l'Ucraina, i russi stanno trasferendo verso Mosca i tesori della Crimea


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Andrea Laratta

L'autore di questo articolo: Andrea Laratta

Giornalista. Amante della politica (militante), si interessa dei fenomeni generati dal turismo, dell’arte e della poesia. “Tutta la vita è teatro”.




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