La seconda opera d’arte più antica del mondo è stata scoperta da un team di ricercatori nel sito archeologico di Linjing, nella provincia di Henan, in Cina: si tratta di due frammenti d’osso incisi con motivi astratti e geometrici.
Gli archeologi farebbero risalire i due frammenti ossei da 105.000 a 125.000 anni fa, nel periodo cioè dei Denisoviani, specie vissuta durante il Paleolitico medio nell’Asia orientale, dalla Siberia al Sud-est asiatico.
Su uno dei due frammenti sono state rilevate anche tracce di pigmenti color ocra, mai trovati nel sito archeologico. Ciò suggerisce che l’osso sia stato tinto precedentemente in altro luogo e evidenzia un utilizzo del colore per scopi decorativi.
Luc Doyon, uno degli studiosi che hanno analizzato i frammenti fossili all’Indian Express, ha dichiarato: “Questa scoperta indica che la produzione di motivi astratti, apparentemente per scopi simbolici, era parte integrante delle culture sviluppate dalle popolazioni umane che vivevano in Cina prima dell’emergere della nostra specie, l’Homo sapiens, in Africa”.
Le prime prove dell’esistenza dell’Uomo di Denisova risalgono al 2010, dopo la scoperta di frammenti di bracciali di ossa e pietre in una grotta siberiana. Il sito archeologico di Lingjing è stato notato nel 1965 ed è stato studiato ininterrottamente dal 2005. Le due ossa incise sono note ai ricercatori dal 2009, ma i segni lineari sono stati notati per la prima volta solo nel 2016.
Ph.Credit Francesco d’Errico e Luc Doyon
La seconda opera d'arte più antica del mondo risale all'Uomo di Denisova, vissuto in Asia nel Paleolitico |