Nel versante occidentale delle mura di Paestum, gli archeologi del Parco Archeologico hanno scoperto capitelli, colonne, cornicioni e triglifi di un edificio dorico. Significativo è stato il rinvenimento di un pannello, probabilmente una metopa, in arenaria decorata con tre rosette a rilievo, come sono note anche in altri edifici dorici costruiti tra VI e V secolo a.C. a Paestum.
Gli elementi architettonici, interessanti anche per la presenza di tracce di intonaco e pittura color rosso, sembrano essere stati accumulati lungo le mura nell’ambito di lavori agricoli a partire dagli anni Sessanta e sembrano appartenere a un edificio di dimensioni minori, un tempietto o un portico, che risalirebbe allo stesso periodo della Tomba del Tuffatore e del Tempio di Athena (fine VI/inizi V sec. a.C.).
Il direttore del Parco Archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel, ha spiegato che la zona in passato ha restituito una stipe votiva, con statuette fittili di divinità femminili in trono e frammenti ceramici databili tra VI e III sec. a.C. Si trova nelle vicinanze di quello che con molta probabilità era il kerameikos di Paestum, il quartiere artigianale dove si fabbricavano i famosi vasi dipinti della città. “Ora, da qualche parte tra quartiere artigianale e cinta muraria doveva trovarsi il nostro edificio, un vero gioiello dell’architettura dorica tardo-arcaica”. Non si sa dove esattamente. Relativamente al recupero degli elementi che sono stati trasportati in deposito, dove saranno sottoposti ad analisi e interventi di consolidamento, il Parco ha informato il Direttore Generale per l’Archeologia, Gino Famiglietti e il Soprintendente delle province di Salerno, Avellino e Benevento Francesca Casule, al fine di concordare una strategia di intervento e di indagine condivisa.
Paestum: rinvenuto un monumento dorico |