Nel mare di Camogli, a cinquanta metri di profondità, è stato rinvenuto il relitto di un galeone del Cinquecento. Dai resti ritrovati è stato dedotto che si tratta di una grande imbarcazione rinascimentale e, in particolare, potrebbe essere il Santo Spirito, uno dei più grandi galeoni italiani che nel 1579 naufragò proprio al largo di Camogli. A compiere il fortunato ritrovamento sono stati due subacquei professionisti che, mentre erano intenti a provare i loro veicoli subacquei, hanno visto dei grossi pezzi di legno spuntare dalla sabbia e hanno subito capito che si erano imbattuti in qualcosa di importante; hanno perciò chiamato la Soprintendenza che ha compiuto le immersioni e confermato l’importanza della scoperta.
Soprintendenza e Carabinieri hanno già avviato le indagini che condurranno alla conoscenza dell’identità del galeone.
La scoperta è molto rilevante perché si tratterebbe del primo galeone di questo genere scoperto in Italia. “Questo è il primo relitto di quest’epoca, in Italia, dove possiamo condurre attività di ricerca” ha commentato Simon Luca Trigona, responsabile dell’archeologia subacquea della Soprintendenza. “Il legno non si conserva, se non è coperto dal carico e questi scafi solitamente trasportano grano e stoffe che non potevano proteggere il fasciame. Di questa nave abbiamo una fiancata. Le operazioni di ricerca sul relitto saranno complesse perché si trova a cinquanta metri, limite delle capacità della subacquea professionistica. Dovremo trovare i finanziamenti necessari per operare a questa quota” ha aggiunto.
Immagine: Corriere della Sera
Ritrovato il relitto di un galeone cinquecentesco. È il primo di questo genere scoperto in Italia |