Importante scoperta archeologica a Luxor, in Egitto, nella necropoli di Asasif, sulla sponda occidentale del Nilo: sono stati rinvenuti trenta sarcofagi in legno, tutti ben conservati. Si trovavano disposti su due livelli, sepolti un metro sotto terra in una grande tomba, e portano ancora le loro originali policromie. Gli esperti pensano che appartengano ai membri di una famiglia di grandi sacerdoti. A darne notizia è il Ministero delle Antichità dell’Egitto, che oggi in conferenza stampa ha diffuso tutti i dettagli della scoperta. Secondo il ministero si tratta di “una delle più grandi e più importanti scoperte degli ultimi anni”, come precisato in una nota.
La scoperta è merito di un team di archeologi, restauratori e operai egiziani. I sarcofagi sono dipinti con colori vivi, presentano iscrizioni e sono stati ritrovati ancora sigillati, eventualità tutt’altro che frequente nell’archeologia egiziana. Il segretario generale del Consiglio Superiore delle Antichità, Mustafa al Waziri, ha spiegato alla stampa che gli scavi nel sito di Asasif erano cominciati nel diciannovesimo secolo ma la scoperta di una così grande sepoltura riservata a membri di una famiglia sacerdotale è un qualcosa di nuovo per la necropoli. I sarcofagi risalgono al periodo della XXII dinastia (X secolo a.C.: sono quindi antichi di tremila anni), e malgrado la loro età presentano ancora decorazioni e geroglifici in ottimo stato.
“Sui sarcofagi abbiamo condotto solo alcuni piccoli interventi di emergenza”, ha dichiarato il restauratore Saleh Abdel-Gelil. “Questi sarcofagi sono ben conservati e si trovano in questo ottimo stato perché attorno al sito c’erano pochi insediamenti”, ha aggiunto. Secondo il ministro delle antichità, Khaled el Enany, si tratta di una scoperta di “incommensurabile valore per la reputrazione dell’Egitto”. Il ministro ha poi fatto sapere che i sarcofagi di Asasif verranno trasferiti il prossimo anno al Grand Egyptian Museum di Giza per il quale si prevede l’apertura nel 2020.
Egitto, trovati a Luxor trenta sarcofagi di legno: è una delle scoperte più importanti degli ultimi anni |