Scoperti i più antichi affreschi di Venezia. Si trovano nella Basilica di Torcello

Nel corso di interventi conservativi di restauro nella Basilica di Santa Maria Assunta di Torcello, a Venezia, sono rinvenuti frammenti di antichi affreschi che decoravano la chiesa tra IX e X secolo, prima della decorazione a mosaico. Si tratta dei più antichi in area veneziana.

Gli interventi sono stati affiancati a uno studio sulla qualità edilizia, sulla stratigrafia archeologica degli elevati e sulla caratterizzazione di malte e intonaci ed è stato possibile raccogliere dati inediti, eccezionali dal punto di vista storico e artistico, per conoscere uno dei monumenti alto-medievali più significativi del Mediterraneo.

Gli affreschi riscoperti costituiscono un tassello fondamentale per la ricostruzione della storia artistica non solo della chiesa di Torcello, ma di tutto l’alto medioevo veneziano e adriatico: sono conservati in alto verso il tetto, al di sopra delle volte, e sono stati coperti da uno strato di macerie fin dal Medioevo. Per questo motivo non sono mai stati visti né studiati finora.

In particolare è emerso un pannello pittorico con storie della Vergine, dove sono raffigurate Maria e un’ancella, e in un altro pannello, forse relativo a un ciclo parallelo, viene invece narrata una storia della vita di san Martino.

Le immagini dei santi sono accompagnate da didascalie dipinte, con caratteri alto-medievali. Secondo gli archeologi e gli epigrafisti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia che hanno collaborato alle attività, gli affreschi e le didascalie consentono di ricostruire l’aspetto decorativo della chiesa prima che fosse ricoperta dai mosaici dell’XI secolo.

Lo stato di questi affreschi è in corso di studio e gli eventuali interventi di restauro saranno concordati con il personale della Soprintendenza.
La lettura integrata dei dati raccolti durante i restauri, i nuovi affreschi, le analisi sulle murature e le letture archeologiche sembrano presupporre che la forma e il volume della chiesa attuale siano da attribuire al IX secolo. In quegli anni, che coincidono con la costruzione a Venezia del Palazzo Ducale e della prima chiesa di San Marco, a Torcello si sarebbe raddoppiato un antico edificio ecclesiastico del VII secolo, di cui oggi è possibile comprendere quale sia l’originale catino absidale. Questa nuova grande chiesa inglobava la precedente, aggiungendo un percorso martiriale e processionale che passava dietro l’altare.

Le absidi di questo edificio erano decorate ad affresco, il pavimento era a mosaico bianco e nero ed erano presenti molte sculture: un arredo liturgico di grande valore artistico, che ben si inserisce nella tradizione artistica adriatica di età carolingia.
I restauri conservativi stanno ponendo in luce come questa chiesa sia stata trasformata successivamente nell’XI secolo per permettere la nuova decorazione a mosaico, ovvero quella che ammiriamo ancora oggi.

I restauri sono finanziati da Save Venice, all’interno di un programma di messa in sicurezza dell’edificio ecclesiastico condiviso e discusso con il Patriarcato di Venezia.
Con questo straordinario progetto, Save Venice celebra cinquant’anni di grandi interventi di restauro a Venezia.

I lavori di consolidamento a Torcello, sono uno dei cantieri più importanti che il Patriarcato di Venezia sta realizzando con l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e la sua laguna; rientrano in un piano di interventi programmato che è stato accelerato dalle conseguenze dell’ultima grande acqua alta del 2019, che ha provocato gravi danni in oltre ottanta chiese veneziane, per le quali sono stati attivati altrettanti cantieri, grazie anche ai contributi dello Stato. 

Ph.Credit Ansa

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