Jolanda Spagno, artista pugliese nata a Bari, è scomparsa in questi giorni nella sua città natale all’età di 51 anni a causa di una malattia con cui combatteva da anni.
Nata nel 1967, Spagno si formò all’Accademia di Belle Arti del capoluogo della Puglia, dove, poi, sarebbe tornata come insegnante: fino a poco prima della scomparsa aveva infatti ricoperto ruoli da contrattista. Come artista si affermò agli inizi degli anni Novanta, grazie alla galleria barese di Ninni Esposto che la scoprì, e venne invitata più volte ad esporre da Rosalba Branà, direttrice del museo Pascali a Polignano, partecipò a rassegne importanti come la XIV Quadriennale di Roma, la sezione Puglia del Padiglione Italia per la 54esima Biennale di Venezia (nell’edizione in cui il Padiglione Italia fu curato da Vittorio Sgarbi), e molteplici mostre in spazi istituzionali e gallerie private, di recente anche in Cina. Inoltre sue mostre si sono tenute alle Collezioni della Farnesina a Roma, alla Galleria Nazionale di Cosenza, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Museo Pino Pascali di Polignano a Mare.
La sua, ha scritto Antonella Marino su Repubblica, era “una ricerca incentrata sull’amore per una tecnica antichissima come il disegno, da lei attualizzato senza rinunciare alla manualità” e che “praticava con perizia estrema utilizzando la grafite, con progressive cancellazioni, per tratteggiare paesaggi siderali, vedute artiche e soprattutto volti”.
Addio a Jolanda Spagno, grande interprete dell'arte del disegno |