A Firenze si sono conclusi gli interventi di restauro sulla porzione sud-ovest della scalinata della basilica di San Miniato al Monte, progettati e seguiti dalla Soprintendenza e dalla Fabbrica di Palazzo Vecchio. L’intervento ha riguardato la pulitura delle superfici lapidee, in travertino, della scalinata (sono state pulite con tecniche che hanno previsto l’uso di resine a scambio ionico e risciacqui con acqua demineralizzata nebulizzata a bassa pressione) e la successiva rimozione delle piante infestanti. Il restauro ha riguardato anche la pavimentazione a mosaico e con ciottoli di fiume della scalinata.
Si è trattato di un intervento molto importante per recuperare questo bene, ha spiegato il sindaco di Firenze, Dario Nardella. Il restauro, costato 80mila euro, “si inserisce”, fa sapere il sindaco, “nell’ampio progetto di recupero che ha interessato anche le rampe del Poggi, da pochi mesi restituite alla città in tutto il loro antico splendore e che proseguirà ancora con nuovi investimenti”. A Nardella fa eco l’assessore alla cultura, Tommaso Sacchi: “siamo molto orgogliosi di questo intervento che ha riguardato la grande scala binata in travertino, realizzata nel periodo di costruzione del viale dei colli e consegnata dal Poggi all’Ufficio d’Arte Municipale in data 28 luglio 1876. Il nostro impegno per questo monumento proseguirà con tanto di nuovi investimenti per andare avanti nei restauri di parti così antiche, così preziose e così belle di Firenze. Lanciamo per questo un appello per trovare nuovi investitori e aiutarci a completare il restauro”.
Nella foto: la scalinata di San Miniato al Monte dopo il restauro
Firenze, la scalinata di San Miniato al Monte ora è pulita e libera da piante infestanti |