Il celebre fotografo Sebastião Salgado e sua moglie Lélia Wanick Salgado hanno lanciato un appello rivolto al governo, al congresso, alla corte suprema e alle autorità del Brasile per salvare dall’emergenza epidemiologica le popolazioni indigene dell’Amazzonia. “Queste popolazioni indigene fanno parte della straordinaria storia della nostra specie. La loro scomparsa sarebbe una tragedia estrema per il Brasile e una perdita immensa per l’umanità. Non c’è tempo da perdere” ha dichiarato.
Negli ultimi dieci anni della sua attività, Salgado ha lavorato tra le tribù amazzoniche e, conoscendo la loro realtà, fa presente che queste comunità sono in serio pericolo, oltre che per la diffusione del Coronavirus, per l’invasione dei minatori, dei taglialegna e degli allevatori di bestiame nei territori riservati all’uso esclusivo degli indigeni. Queste attività e l’intrusione illegale si sono intensificate nell’ultimo periodo, portando il Coronavirus tra gli indigeni: sono perciò necessarie misure urgenti per proteggerli. Sono popolazioni che hanno già sofferto a causa degli incendi che hanno devastato le foreste e dei fiumi avvelenati.
Cinque secoli fa, questi gruppi etnici vennero decimati da malattie portate dai colonizzatori europei. Da allora, le successive crisi epidemiologiche hanno ucciso la maggior parte delle loro popolazioni. Ora, con questo nuovo flagello che si sta diffondendo rapidamente in tutto il Brasile, i popoli indigeni, come quelli che vivono isolati nel bacino amazzonico, potrebbero essere spazzati via del tutto, rischiando il genocidio.
A questo link è disponibile il video dell’appello di Salgado.
Salgado lancia un appello per salvare gli indigeni dell'Amazzonia. “ Rischiano il genocidio” |