Un nuovo percorso museale dedicato al libro. L'Accademia di Carrara espone il Fondo Antico


L’Accademia di Belle Arti di Carrara apre le nuove sale del Fondo Antico della Biblioteca: un nuovo percorso museale dedicato al libro.

Preziosi e rari libri dal Cinque al Novecento, esemplari unici, cinquecentine, raccolte di stampe: il cospicuo materiale librario del Fondo Antico dell’Accademia di Belle Arti di Carrara è esposto in un nuovo percorso museale interamente dedicato al libro. L’istituto carrarese, che quest’anno festeggia il suo anniversario numero 250 (fu infatti fondato nel 1769 con atto di Maria Teresa Cybo: il compleanno verrà celebrato anche con una serie di incontri), allarga il suo percorso con due sale riallestite e totalmente dedicate ai libri: attigue alla Biblioteca, ospiteranno anche mostre a tema.

Sono più di 25.000 i volumi che costituiscono il patrimonio librario dell’Accademia, tra libri antichi e moderni: nell’ambito del riallestimento delle due sale sono proseguite anche le operazioni di catalogazione informatizzata, a cura dell’Associazione SURUS di Massa, con la supervisione del personale della biblioteca (i risultati saranno disponibili sia sul catalogo online del sistema bibliotecario della Provincia di Massa e Carrara, sia sul catalogo nazionale curato dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico). La catalogazione sarà poi occasione per valorizzare le intere collezioni dell’Accademia attraverso un nuovo inventario di tutti gli esemplari, in modo da conoscerne finalmente la consistenza reale.

Il riallestimento e il riordino del Fondo Antico ha fornito ai responsabili delle operazioni (Laura Benedetti, bibliotecaria incaricata dell’Accademia di Belle Arti, Marina Carboni, presidente dell’Associazione SURUS, Federica Frongia, bibliotecaria dell’Associazione SURUS) anche occasione per riscoprire i tesori della biblioteca dell’Accademia: tra questi, alcune rarità, che non hanno eguali. Sono infatti 266 i libri della Biblioteca rari sul territorio nazionale (ovvero posseduti da meno di cinque biblioteche in Italia) e 40 i titoli che non figurano in nessun’altra biblioteca italiana, e talvolta sono rarità anche nei cataloghi internazionali. Tra i libri rari figurano un’edizione del Giuoco degli scacchi di Rodrigo López de Segura (Zafra, 1530 - Madrid, 1580), appartenuto a Valerio Pellegrini, dignitario di Francesco I d’Este duca di Modena, una raccolta delle lettere di Paolo Manuzio (padre del celeberrimo editore Aldo) inviate al principe Alberico Cybo Malaspina, le lettere di Francesco Berrettari, e ancora una rarissima edizione delle favole di Fedro tradotta dal conte Jacopo Giuseppe Luciani (introvabile in Italia), il cosiddetto “Paul-Jones”, un’altrettanto rara satira settecentesca sull’America pubblicata in Francia (pochi esemplari anche sui cataloghi internazionali), un dizionario mitologico settecentesco, una rara edizione del Maggio romanesco con l’ultima stampa dell’incisore romano Bartolomeo Pinelli, un’edizione illustrata dell’Eneide pubblicata nel 1811, uno straordinario libro ottocentesco sul cavallo con figure a scomparsa, antesignano degli odierni libri pop-up.

In parallelo alla catalogazione, l’Accademia conduce anche operazioni di valorizzazione: in tal senso, una delle due sale, quella che ospita l’Altare degli Uomini Illustri (una specie di altare laico, realizzato nel 1873, che accoglie i busti dei carraresi che si sono distinti nella storia), è stata raddoppiata e collegata alle sale attigue (col risultato che il percorso di visita dell’Accademia ne risulta ampliato e arricchito). Il riordino vuole anche ricostruire, riunendo fisicamente gli esemplari che ne fanno parte, alcuni dei lasciti che hanno costituito il nucleo fondante della Biblioteca: tra questi spicca il Fondo Oreste Raggi, dal nome dell’avvocato carrarese che nel 1869 donò oltre 3000 volumi e beni tra opuscoli, «disegni, incisioni ed altri oggetti di belle arti»: vengono così ottemperate, a 150 anni esatti di distanza, le volontà del donatore che richiese che la propria donazione restasse distinta rispetto al resto del patrimonio.

“Questo nuovo percorso all’interno delle raccolte”, dichiara il direttore dell’Accademia, Luciano Massari, “non rappresenta solo un ampliamento degli spazi bibliotecari a servizio degli utenti, ma è un ulteriore passo nella sistemazione museale delle collezioni che si presentano ricchissime per qualità, quantità e varietà dei materiali: abbiamo un patrimonio storico-artistico unico, che comprende sculture di ogni epoca, dalla statuaria antica fino ai giorni nostri, un interessante nucleo di dipinti, strumenti didattici e materiali cartografici e scientifici. L’Accademia è un museo in cui si vive e si lavora quotidianamente, spesso circondati da arredi originali. Un vero privilegio per gli studenti che vengono a formarsi qui e che hanno modo di calarsi nel passato per capire quali direzioni assumere per il futuro”.

“Il riordino”, afferma Laura Benedetti, “ci ha consentito di ristabilire per il Fondo Antico una situazione consona. Per ottenere questo risultato è stato inoltre fondamentale il supporto dello staff dell’Accademia e dei suoi studenti. È stato un lavoro durato alcuni mesi, che ci ha permesso di restituire al Fondo Antico della Biblioteca dell’Accademia la sua dignità: il Fondo, infatti, rappresenta anche la memoria storica della città di Carrara, e non dimentichiamo che questa Biblioteca, istituita nel 1890 per volere dell’allora direttore dell’Accademia, Ferdinando Pelliccia, assieme al segretario responsabile Giuseppe Baratta, doveva essere una biblioteca della città, che raccogliesse libri non solo dedicati alle arti, ma anche a molte altre materie. La Biblioteca dell’Accademia è stata infatti la prima biblioteca pubblica di Carrara, e una delle prime aperte al pubblico in Italia. La Biblioteca dell’Accademia non è dunque una solo biblioteca specialistica, ma un importante centro culturale per tutta la città”.

“Al momento stiamo lavorando su circa 12.000 volumi”, spiega Marina Carboni. “E stiamo procedendo con una catalogazione informatizzata, reinventariando tutti i volumi anche per sapere esattamente quanti libri ci sono nella Biblioteca. Ma stiamo lavorando anche sulla collocazione fisica dei volumi: in particolare, stiamo ricostruendo i Fondi (come il Fondo Oreste Raggi) in maniera filologica”.

“L’Accademia”, sottolinea il presidente, Antonio Passa, “condivide pienamente quanto fatto fino adesso: la valorizzazione del patrimonio artistico è fondamentale per comunicare a livello nazionale e internazionale quanto l’Accademia di Carrara dalla sua fondazione ha capitalizzato fino ad ora. Lodevole è l’interessamento del Direttore professor Luciano Massari che da anni si batte perché  il nostro patrimonio sia valorizzato e reso disponibile sia per gli interni che per la comunità  di Carrara. Mi congratulo anche con tutti i  professori e quanti altri hanno lavorato in questi anni alla ricomposizione di un mosaico così prezioso”.

Nella foto: una parte del nuovo percorso dell’Accademia di Carrara dedicato ai libri

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