A Roma termina il restauro dell'Esedra dei Draghi a Villa Borghese


A Roma terminano il restauro dell’Esedra dei Draghi a Villa Borghese e la riqualificazione del verde nel Giardino delle Erme. Questo intervento, parte di un più ampio piano di recupero di Villa Borghese, riconsegna alla città uno spazio architettonico di pregio dell’età barocca. 

A Roma terminano il restauro dell’Esedra dei Draghi a Villa Borghese e la riqualificazione del verde nel Giardino delle Erme, noto anche come IV Giardino Segreto di Villa Borghese. Questo intervento, parte di un più ampio piano di recupero di Villa Borghese, riconsegna alla città uno spazio architettonico di pregio dell’età barocca. I lavori, durati circa quattro mesi, sono stati promossi dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e eseguiti sotto la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti. Il restauro è stato possibile grazie a una donazione di prestazioni della società IZI S.p.a., per un importo complessivo di 100 mila euro, comprendente anche la direzione lavori e l’adeguamento funzionale degli impianti.

Il monumentale portale d’ingresso ha visto il recupero degli intonaci e delle tinteggiature originali, nonché il ripristino del ricco apparato decorativo in stucco, che include cornici, nicchie ovali con copie di busti romani, sfere di travertino sull’attico e i due draghi araldici. Il cancello seicentesco è stato restaurato, utilizzando materiali compatibili con quelli originali, mentre le coperture in cotto sono state integrate con mattoni simili a quelli seicenteschi.

La preziosa fontana in marmo lunense di epoca romana, situata al centro del giardino, è stata liberata da spessi strati di calcare e concrezioni, riportando alla luce la superficie marmorea originale. Il ripristino dell’impianto di alimentazione e scarico dell’acqua ha permesso di riattivarne il funzionamento. Inoltre, è stato installato un nuovo impianto di illuminazione artistica nell’area.

Grazie ai fondi PNRR Caput Mundi, sono previsti ulteriori interventi di restauro per i Giardini Segreti, l’Uccelliera e il Casino della Meridiana. Il Giardino delle Erme sarà aperto e visitabile tutti i giorni a partire dal 27 giugno, dalle ore 8 alle 19.

Restauro esedra dei draghi e fontana del Giardino delle Erme a Villa Borghese
Restauro esedra dei draghi e fontana del Giardino delle Erme a Villa Borghese
Restauro esedra dei draghi e fontana del Giardino delle Erme a Villa Borghese
Restauro esedra dei draghi e fontana del Giardino delle Erme a Villa Borghese
Restauro esedra dei draghi e fontana del Giardino delle Erme a Villa Borghese
Restauro esedra dei draghi e fontana del Giardino delle Erme a Villa Borghese
Restauro esedra dei draghi e fontana del Giardino delle Erme a Villa Borghese
Restauro esedra dei draghi e fontana del Giardino delle Erme a Villa Borghese
Restauro esedra dei draghi e fontana del Giardino delle Erme a Villa Borghese
Restauro esedra dei draghi e fontana del Giardino delle Erme a Villa Borghese

Cenni Storici

Il Giardino delle Erme, parte dei “Giardini Segreti” adiacenti il Casino Nobile, residenza suburbana del cardinale Scipione Borghese, fu realizzato nel XVII secolo per l’esposizione di fiori rari ed esotici. L’ingresso sud del IV Giardino, chiamato anche “Giardino della Coltivazione” poiché utilizzato come vivaio, venne adornato alla fine del XVII secolo con l’Esedra dei Draghi, progettata dagli architetti Carlo Rainaldi e Tommaso Mattei. Il giardino venne ulteriormente trasformato tra il 1900 e il 1919, assumendo la sua veste definitiva con l’inserimento di erme maschili di epoca romana e altri elementi di arredo.

Nel 1913, venne aggiunta al centro del giardino una fontana costituita da un bacino superiore in marmo lunense di epoca romana, proveniente dai depositi comunali. La fontana fu modificata nel 1919, aggiungendo un bacino circolare parzialmente interrato, nell’ambito della realizzazione della balaustrata di coronamento del muro di sostruzione lungo il lato orientale del giardino.

Dichiarazioni

“Con il sostegno della Società Izi, che ringrazio a nome di tutti i romani, riconsegniamo alla città uno degli angoli più suggestivi di Villa Borghese con la valorizzazione del Giardino delle Erme, rendendolo ancora più bello e meglio illuminato e restaurando sia la fontana romana che l’ingresso monumentale”, ha commentato il sindaco Roberto Gualtieri. “Un nuovo tassello nel nostro percorso di valorizzazione del nostro immenso patrimonio storico, artistico e culturale, dal grande progetto di passeggiata archeologica nell’area dei Fori, passando per l’apertura del Museo della Forma Urbis, fino al rilancio di Largo Argentina e nei prossimi mesi di piazza Augusto Imperatore”.

“Questo intervento di valorizzazione e riqualificazione del patrimonio storico artistico dell’affascinante Giardino delle Erme di Villa Borghese, che da oggi torna ad essere aperto al pubblico, è stato realizzato in soli quattro mesi ed è stato possibile grazie al contributo della società IZI”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor. “Quest’ultima ha voluto celebrare i suoi quarant’anni di attività con una donazione alla città secondo una nuova formula di accordo tra pubblico e privato. Una modalità di collaborazione molto interessante che spero stimoli altre realtà private a percorrerla”.

“Un ringraziamento sentito alla società IZI, per aver voluto sostenere il restauro dell’Esedra dei Draghi e della Fontana del Giardino delle Erme nella nostra bellissima Villa Borghese”, ha comunicato Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale. “Questa Villa è parte del nostro immaginario collettivo, un luogo del cuore della città, con un giardino segreto che rinasce e torna a splendere come uno dei suoi posti più belli. Un luogo da scoprire, nel quale invito le romane e i romani ad immergersi tra agrumi, rose antiche, bulbi e melangoli, curati dal Servizio Giardini di Roma Capitale”.

“Il mutuo rapporto di scambio tra un’impresa e la propria città non deve limitarsi all’offerta di lavoro e crescita economica da un lato e all’offerta di servizi e infrastrutture dall’altro; le imprese, quelle di successo e radicate nel territorio, devono essere in grado di restituire qualcosa in più”, afferma il presidente di IZI spa, Giacomo Spaini. “Per questa ragione vogliamo lanciare un segnale alle imprese e agli imprenditori, perché questo sia solo il primo di una lunga serie di atti che sostengano la valorizzazione del nostro patrimonio artistico a fianco delle istituzioni”.


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