A Roma, è stata sfregiata la Minerva di Arturo Martini che si staglia davanti all’Università La Sapienza, nel corso della manifestazione femminista che si è tenuta giovedì proprio davanti all’ingresso della città universitaria. A partire dalle 14, duemila persone si sono ritrovate in piazzale Aldo Moro per un presidio in memoria di Ilaria Sula, la giovane studentessa di 22 anni uccisa dall’ex fidanzato (Sula studiava alla Sapienza), e trasformatosi poi in una manifestazione. La statua della Minerva è stata imbrattata con alcune scritte.
La statua era transennata perché è stata oggetto di alcuni lavori di restauro e manutenzione nelle ultime settimane. Si tratta di lavori che hanno coinvolto anche l’ingresso monumentale dello Studium Urbis e che dovevano ancora terminare. Nel corso della manifestazione però le grate sono state divelte e la statua di Arturo Martini imbrattata. Vernice anche sullo scalone monumentale e sulla vasca posta dinnanzi alla Minerva. Altre zone della città universitaria hanno subito poi lo stesso trattamento.
In seguito ai danni subiti dalla scultura, la rettrice Antonella Polimeni ha parlato apertamente di vandalismo in una lettera aperta pubblicata sui canali social della Sapienza. “Il dolore e lo sdegno che attraversa la Comunità Sapienza di fronte al femminicidio della nostra studentessa Ilaria Sula sono profondi e pervasivi”, premette Polimeni. “Riteniamo importante e significativa una mobilitazione le cui motivazioni sono da tutte e tutti noi condivise”. Tuttavia, ha aggiunto la rettrice, “Quando la manifestazione è arrivata di fronte alla statua della Minerva, nel piazzale di cui è prossimo il termine del restauro, dopo anni di attesa delle autorizzazioni necessarie e un significativo impegno economico a carico dell’Ateneo, un gruppo di manifestanti ha sfondato l’area cantiere, per imbrattare e deturpare lo scalone monumentale, la vasca di fronte alla Minerva e la statua stessa. L’imbrattamento è successivamente continuato in altri luoghi della Città universitaria. I danni stimati, stando a una prima valutazione dei tecnici, sono ingenti. La nostra domanda è: perché? Perché affrontare un tema condiviso con modalità divisive? Perché caratterizzare con il vandalismo di un bene pubblico la lotta contro una delle più orribili forme di violenza, il femminicidio? Perché onorare la memoria di una vittima della cultura patriarcale deturpando luoghi che lei ha frequentato e probabilmente amato? Perché Minerva e tutta la Sapienza devono subire ulteriori violenze?”.
La Minerva di Arturo Martini è uno dei simboli dell’ateneo romano. Commissionata allo scultore veneto nel 1934 (il bozzetto in bronzo originale è oggi conservato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma), venne terminata l’anno successivo ed è considerata tra le opere in bronzo più importanti di Martini. Restaurata per la prima volta nel 1996 in vista delle celebrazioni per i 50 anni della Città Universitaria, era stata di nuovo restaurata a fine 2024 con un intervento che doveva servire a restituirle la leggibilità originaria. Adesso dunque dovrà essere di nuovo sistemata.