Roma, 40mila domande per 77 posti da custodi nei musei e nelle biblioteche

Cifre mostruose per il concorso indetto da Zètema Progetto Cultura s.r.l., la partecipata di Roma Capitale che gestisce i siti culturali della città, per 77 posti da assistente in sala museale e da addetto al supporto delle attività di assistenza al pubblico, reference e front office per le biblioteche: 67 unità nel primo profilo, 10 nel secondo, per fare nel primo caso attività di vigilanza e nel secondo supportare le principali attività bibliotecarie rivolte al pubblico, per esempio iscrizioni e gestione utenza, supporto alla circolazione dei documenti, prestito e restituzione, attività di informazione bibliografica.

Sono infatti arrivate quasi 40mila candidature: 21.192 per fare il custode nei musei e 18.196 per fare l’assistente nelle biblioteche. I candidati alla posizione di custode hanno una possibilità su 316 di vincere il concorso, mentre i loro colleghi ne hanno addirittura una su 1819. In proporzione era più facile vincere il concorsone per gli Assistenti alla Fruizione, Accoglienza e Vigilanza del Ministero della Cultura, che ricevette più di duecentomila candidature a fronte di 1.052 posti, con una possibilità su 200 di vincere.

Evidentemente la posta in palio è ritenuta allettante: i custodi dei musei avranno contratti part-time parametrati su una retribuzione lorda di 1495,20 euro al mese (ci saranno 57 contratti da 30 ore, e 10 da 24 ore), mentre per gli assistenti retribuzioni da 1697,55 euro lordi al mese da riparametrare su dieci contratti part-time da 30 ore ciascuno. Entrambe le posizioni sono a tempo indeterminato e per entrambi i profili era sufficiente il diploma di scuola superiore, circostanza che evidentemente ha fatto lievitare il numero di candidati. E sicuramente ha inciso anche il fatto che da otto anni non venivano messe a concorso posizioni similari. Insomma, per le migliaia di candidati non resta che augurarsi buona fortuna, sarà necessaria per passare una selezione che prevede dapprima l’analisi dei curricula, poi una prova scritta a distanza, e infine un orale.

Zetema ha già fatto sapere che “dato l’elevato numero delle candidature presentate non sarà possibile fornire al momento stime sulle tempistiche necessarie allo svolgimento delle fasi della procedura”. La speranza dei candidati è che il processo non duri tanto come quello del Ministero, che ha richiesto quasi tre anni per essere completato.

Immagine: Roma, Campidoglio. Foto: Musei Capitolini

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