Il Tribunale di Milano ha stabilito il blocco delle vendite in Italia dell’ultimo album di Roger Waters, storico leader dei Pink Floyd, oggi attivo in qualità di solita. La copertina del disco, Is this the life we really want?, è stata infatti giudicata un plagio delle famosissime cancellature di Emilio Isgrò, uno dei massimi artisti italiani contemporanei.
Secondo il giudice Silvia Giani, che s’è occupata del caso, la copertina dell’album di Waters riprenderebbe in maniera pedissequa il lavoro di Isgrò, stanti anche le percezioni da parte di critici musicali e critici d’arte che, appena vista la copertina, hanno immediatamente pensato alle opere dell’artista siciliano. Il giudice ha dunque stabilito il definitivo blocco alla commercializzazione dell’album che, uscito il 2 giugno, era già stato ritirato dal commercio nello stesso mese: un blocco poi sospeso il 27 giugno per consentire lo svolgimento delle trattative tra le due parti e infine nuovamente stabilito nelle ultime ore. Non rimane dunque che attendere le prossime mosse di Roger Waters e della casa discografica: si ipotizza un ricorso, oppure un accordo di natura economica con l’artista, o ancora (benché tale strada appaia la meno probabile) una nuova copertina per l’album.
Immagine: a sinistra, la copertina di Is this the life we really want? di Roger Waters (2017). A destra, l’opera di Emilio Isgrò, Cancellatura (1964; china su carta di giornale montata su cartoncino in blocco di plexiglas, 84,5 x 84,5 cm; Collezione privata)
Roger Waters dei Pink Floyd ha plagiato Emilio Isgrò? Intanto viene bloccata la vendita del nuovo disco |