Il Leopold Museum di Vienna ha ritrovato un dipinto di Egon Schiele che sembrava perduto da oltre novant’anni: si tratta di un’opera del 1907, dunque di un’opera giovanile che Schiele realizzò appena diciassettenne; raffigura Leopold Czihaczek al pianoforte, zio dell’artista stesso. Lo zio divenne inoltre tutore legale di Egon quando il padre di quest’ultimo morì nel 1905.
Finora il quadro è stato custodito in una collezione privata di Vienna; l’ultima registrazione dell’opera può essere fatta risalire al 1972, al catalogo ragionato di Rudolf Leopold, fondatore del Leopold Museum e importante mecenate, ma secondo Verena Gamper del Leopold Museum Research Center l’ultima apparizione del quadro è in una fotografia in bianco e nero del 1930 che mostra una stanza in cui questo era appeso. Da quell’anno non si era più visto ed era stato dato per disperso. "È un dipinto che rivela tendenze impressioniste e che mostra la tavolozza tenue caratteristica delle sue prime opere", ha commentato Gamper.
A contattare il Leopold Museum sono stati gli stessi proprietari dell’opera, con l’intento di farlo restaurare e renderlo visibile al pubblico in modo permanente, in prestito al museo. Si aggiungerà dunque alla consistente collezione di opere dell’artista che il museo possiede.
Leopold Czihaczek al pianoforte diventerà anche un NFT e sarà inserito nelle opere selezionate dalla sede museale viennese per il lancio della collezione NFT di ben ventiquattro opere di Schiele, in collaborazione con la piattaforma LaCollection. Il ricavato dalla vendita delle opere NFT sarà utilizzato per finanziare il restauro del dipinto ritrovato e per l’ampliamento della collezione museale.
Nell’immagine: Egon Schiele, Leopold Czihaczek al pianoforte (1907). Su gentile concessione del Leopold Museum.
Ritrovato dipinto di Schiele creduto perduto. Sarà esposto permanentemente al Leopold Museum |