Uffizi, il rincaro del biglietto in alta stagione fa discutere


Fa discutere la decisione degli Uffizi di aumentare il prezzo del biglietto a 25 euro in alta stagione. “Dobbiamo adeguarci agli standard europei”, afferma il ministro Sangiuliano. “Si ignorano le famiglie italiane più fragili e la classe media”, commenta Anna Laura Orrico. 

Fa discutere la decisione da parte del Consiglio d’amministrazione delle Gallerie degli Uffizi di alzare il prezzo del singolo ingresso individuale alla Galleria delle Statue e delle Pitture per far fronte all’aumento dei costi nel settore energetico ed edilizio: dall’1 marzo il biglietto in alta stagione costerà 25 euro anziché 20.

Plaude il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha affermato: "Penso che sia giusto. Dobbiamo adeguarci agli standard europei. Mediamente i grandi siti europei costano di più, fatta eccezione per la Gran Bretagna dove c’è una situazione particolare. “Penso che l’aumento risponda anche a una questione per così dire ’morale’, ha aggiunto il ministro. ”Per una famiglia americana che spende 10-20mila euro per venire in Italia, pagare questa cifra un biglietto è una cosa che si può fare". Dello stesso parere è anche la ministra del Turismo Daniela Santanché: "Il ministro Sangiuliano sta facendo una rivoluzione giusta e molto importante. Venticinque euro per vedere gli Uffizi mi sembra un prezzo equo rispetto alla bellezza che vi si trova dentro, non ci vedo nulla di male".

La pensa in maniera diametralmente opposta la capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura alla Camera Anna Laura Orrico, che ha commentato: "A questo governo evidentemente non bastavano i rincari di benzina, energia e prezzi al carrello. Adesso ad aumentare è pure il costo dei biglietti dei musei. Il ministro Sangiuliano giustifica i rincari agli Uffizi e la possibilità che altri siti seguano lo stesso esempio parlando di turisti ricchi che possono permetterselo“. ”Ovviamente il problema non riguarda gli Uffizi, ma la visione a senso unico di un governo che agisce ignorando del tutto le famiglie italiane più fragili e la classe media, che ha anch’essa diritto alla cultura“, ha proseguito. ”Ma soprattutto dimentica che nell’ultima legge di bilancio il suo governo ha stanziato solo 20 milioni e spacchettato la 18App per fare cassa sulla cultura, anziché pensare agli investimenti di cui il settore ha infinito bisogno".

"Mi sembra un gravissimo errore", ha commentato lo storico dell’arte Tommaso Montanari. "La cultura diventa sempre più oggetto di censimento contro il progetto di Costituzione. Lo Stato dovrebbe intervenire permettendo ai cittadini di non gravare ancora una volta sui costi della crisi energetica".

Insorge anche Ivan Marinelli, presidente dell’Associazione Europea Consumatori Indipendenti: "Stanno aumentando un po’ tutti i prezzi dei musei. Si tratta di una punizione per gli italiani. Si pensi a una famiglia media che vuole andare agli Uffizi, in quattro pagano 100 euro, inaccettabile".

Uffizi, il rincaro del biglietto in alta stagione fa discutere
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