Dal 13 dicembre 2019 riaprono al pubblico dieci sale nell’Ala Nord del piano nobile di Palazzo Barberini: completamente restaurate, sono state riallestite seguendo un nuovo percorso espositivo in base a un ordine cronologico e geografico, e comprendono opere dal tardo Cinquecento al Seicento.
Il restauro ha interessato le strutture architettoniche, l’impianto d’illuminazione, la grafica e gli apparati didattici, al fine di adeguare queste sale al recente rinnovo dell’Ala sud.
Sono state selezionate ottanta opere per costruire un suggestivo percorso circolare che permette, per la prima volta, di ammirare le sale da un’ala all’altra del palazzo attraverso il Salone Pietro da Cortona e la Sala Ovale. Per accogliere i capolavori secenteschi, offrendo così ai visitatori di comprendere la portata rivoluzionaria della pittura di Caravaggio e della sua influenza in Italia e in Europa, le Gallerie Nazionali di Palazzo Barberini hanno riacquistato 550 metri quadrati di spazio espositivo.
L’Ala nord inizia con la sala dedicata al tardo manierismo romano e internazionale per poi proseguire con la sala dedicata ai veneti di fine Cinquecento: si trovano qui opere di Tintoretto, Palma il Giovane, El Greco, e il dipinto Venere e Adone di scuola di Tiziano, esposto dopo un accurato restauro.
Nella Galleria sono collocati alcuni dipinti della pittura di genere e alcune tele mai esposte di Frans Francken il Giovane; a seguire una piccola sala aperta alla visita al pubblico per la prima volta, è dedicata all’Altarolo portatile di Annibale Carracci.
Si continua con le sale di Caravaggio e del caravaggismo con la Giuditta e Oloferne del Merisi in dialogo con opere di Giovanni Baglione, Orazio Borgianni, Bartolomeo Manfredi e Carlo Saraceni. E ancora, il Narciso attribuito a Caravaggio e opere di Ribera e di Simon Vouet, il San Francesco di Caravaggio e opere di Orazio Gentileschi, Bartolomeo Manfredi, Bernardo Strozzi.
Nelle ultime due sale si accolgono opere dei caravaggeschi europei, quali Valentin de Boulogne, Giovanni Serodine, Lionello Spada, Matthias Stom, Hendrick Terbruggen, e della pittura bolognese di artisti come Domenichino, Guercino, Giovanni Lanfranco, Pier Francesco Mola, Guido Reni e Simon Vouet.
“Il riallestimento delle dieci sale dedicate al Seicento rappresenta il necessario proseguimento del lavoro di rinnovo iniziato lo scorso gennaio nell’ala sud del Palazzo, inaugurata ad aprile; il prossimo ottobre interesserà le sale dedicate al Cinquecento e si concluderà poi nel 2021, quando verrà riallestito anche il piano terra. Si tratta del frutto di nuovo impianto concettuale del Museo a cui penso dal mio insediamento, nel dicembre 2016, e che focalizza a Palazzo Barberini una struttura espositiva narrativa dal Medioevo al Settecento, cercando di valorizzare anche la storia del palazzo e dei Barberini, lasciando integra la quadreria settecentesca a Galleria Corsini” ha dichiarato Flaminia Gennari Santori, direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Palazzo Barberini e Palazzo Corsini.
Ph.Credit Alberto Novelli
Riaprono al pubblico le sale del Seicento di Palazzo Barberini |