Grazie al progetto culturale promosso dalla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma volto a incrementare l’interazione tra la città e la sua storia, il Mausoleo di Sant’Elena e il suo Antiquarium della via Casilina sono aperti al pubblico.
Si è compiuto un intervento di recupero, scavo e restauro iniziato nel 1993 con fondi della Soprintenza, in convenzione con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, che lo scorso 6 maggio ha raggiunto l’apice mediante la sottoscrizione dell’accordo che affida alla stessa PCAS la gestione del complesso museale.
L’inaugurazione del Mausoleo e dell’Antiquarium si è tenuta sabato 12 ottobre, in occasione della Seconda Giornata delle Catacombe, e saranno inseriti nel percorso di visita delle adiacenti Catacombe dei santi Marcellino e Pietro.
Il Mausoleo venne edificato all’inizio del quarto secolo d.C. per volere di Costantino (Elena era la madre dell’imperatore Costantino); è il simbolo del quartiere romano di Torpignattara.
La Soprintendente Speciale ad interim Daniela Porro ha affermato: “Con la riapertura del Mausoleo di Sant’Elena, la Soprintendenza restituisce alla comunità un’importante testimonianza storica del territorio e, allo stesso tempo, lo arricchisce di un nuovo punto di aggregazione culturale. Insieme alla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra sono stati fatti rilevanti interventi di restauro che hanno consentito di riportare all’antico splendore il monumento”.
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Dopo il restauro ha riaperto al pubblico il Mausoleo di Sant'Elena, simbolo di Torpignattara |