Ieri, 17 ottobre, è stato presentato il progetto di restauro del celebre Ritratto di Papa Leone X de’ Medici con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi realizzato dal grande Raffaello.
Fino al 2020 il dipinto sarà “in cura” presso l’Opificio delle Pietre Dure.
Dalle prime indagini scientifiche è risultato che “gli strati pittorici nel loro insieme, non presentano problemi conservativi: la preparazione è ben adesa al supporto e il colore alla preparazione. Sono però presenti rimarcature da sollevamenti e contrazioni lungo le giunzioni delle assi e, soprattutto, in alcune zone, si rilevano dei sollevamenti di colore la cui natura pare non dipendere dai movimenti del supporto. Questi si presentano sotto forma di scaglie rialzate che richiedono un intervento di restauro da programmarsi entro breve tempo”.
L’aspetto generale dell’opera “risulta offuscato dall’alterazione della vernice, risalente all’ultimo intervento di restauro. Come più volte osservato in casi di questo genere, l’ossidazione comporta un cambiamento dell’indice di rifrazione della luce e, di conseguenza, un appiattimento generalizzato della visione. Si perdono le modulazioni fra ombre e luci e i rilievi determinati da queste, si appiattiscono. Questo risulta particolarmente evidente nelle aree di massima luce del dipinto e in corrispondenza a tutti i virtuosismi di mimesi dei materiali già descritti da Vasari, che, innegabilmente, adesso sono difficilmente percepibili se non in una declinazione disegnativa”.
Il restauro sarà affidato a Oriana Sartiani per la pellicola pittorica che collaborerà con Roberto Bellucci per le indagini diagnostiche, mentre ad Andrea Santacesaria sarà affidata la risoluzione dei problemi di tensione lignea.
Verranno successivamente effettuate indagini non invasive sui pigmenti, la scansione digitale e l’analisi 2D e 3D per acquisire modelli e immagini scientifiche per la documentazione del restauro.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, ha dichiarato: "Nell’ambito della collaborazione tra le Gallerie degli Uffizi e l’Opificio delle Pietre Dure, e sulle orme del successo universale del restauro dell’Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci, ritornato al Museo nel marzo scorso, è ora il turno di un altro capolavoro. Per il ritratto di Leone X di Raffaello che verrà sottoposto ad una serie di analisi sofisticate e al restauro in previsione delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte dell’artista nel 2020, non si può immaginare un’équipe più eccellente".
Anche il Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure, Marco Ciatti, ha commentato: “L’Opificio delle Pietre Dure è lieto di poter proseguire nella collaborazione con gli Uffizi affrontando i problemi conservativi del Leone X. Ciò consentirà di conseguire, oltre al risanamento della materia, anche un ampliamento delle conoscenze sull’opera. Il progetto potrà avvalersi infatti del confronto con i dati tecnici derivanti dai numerosi restauri e studi su questo artista compiuti dal laboratorio”.
Immagine: Raffaello Sanzio, Ritratto di Papa Leone X de’ Medici con i cardinali Giulio de’Medici e Luigi de’ Rossi (1518; 155,5 x 119,5 cm; Firenze, Uffizi)
Restauro per il Ritratto di Papa Leone X di Raffaello |