L’Opera di Santa Croce e la Fondazione Friends of Florence, in stretta sinergia con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, hanno collaborato per il restauro della scultura Libertà della Poesia, il monumento di Pio Fedi dedicato a Giovan Battista Niccolini, poeta, drammaturgo, e grande protagonista degli ideali risorgimentali.
L’intervento di restauro è stato presentato questa mattina da Irene Sanesi, presidente dell’Opera di Santa Croce, Simonetta Brandolini d’Adda, presidente della Fondazione Friends of Florence, Claudio Paolini, funzionario della Soprintendenza insieme a Paola Rosa che, con Emanuela Peiretti, ha curato il restauro. Kathryn A.Rakich, del Consolato Generale Americano a Firenze, ha ricordato come Santa Croce rappresenti da oltre duecento anni un collegamento con gli Stati Uniti. Il progetto, infatti, rientra nelle celebrazioni per il bicentenario della presenza del Consolato a Firenze e delle relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e la Toscana.
L’opera è stata ultimata nel 1877 e inaugurata nel 1883 e, come ha ricordato Claudio Paolini, la sua genesi è stata molto travagliata, soprattutto per quanto riguarda la collocazione all’interno della basilica. Sicuramente Pio Fedi intervenne ampiamente sull’opera già collocata per migliorare l’impatto delle fonti luminose. Grazie all’odierno restauro, interamente sostenuto dalla Fondazione Friends of Florence, è stato rimosso un compatto e abbondante deposito di polvere e la patinatura che impedivano una corretta lettura.
Il monumento è stato riprodotto nei mesi scorsi in 3D utilizzando un’accurata scansione ad altissima risoluzione, ad opera della Kent State University. A partire dal prossimo 18 ottobre sarà protagonista di Sisters in liberty, l’esposizione che l’Opera di Santa Croce promuove all’Ellis Island Museum of Immigration di New York visitabile fino al 26 aprile 2020.
“La nostra Fondazione ha scelto di intervenire proprio nell’anno del bicentenario del Consolato Americano in città, e questo restauro sottolinea il ponte fra Firenze e gli Stati Uniti. Probabilmente la scultura è stata fonte di ispirazione della Statua della Libertà a New York, per noi è certamente l’opera depositaria di quei valori di libertà e di indipendenza che hanno fondato l’identità del popolo americano” ha dichiarato Simonetta Brandolini d’Adda.
La somiglianza tra le due sculture è da tempo al centro di un dibattito critico: è possibile che la statua di Pio Fedi sia stata la fonte di ispirazione per Frédéric Auguste Bartholdi, l’artista francese che realizzò la statua tra il 1877 e il 1886. Bartholdi era in viaggio in Italia nel 1875-76 e avrebbe avuto modo di vedere a Firenze, nell’atelier di Fedi in via dei Serragli, una prima versione della statua.
Nell’immagine, un dettaglio della Libertà della Poesia.
Restaurata la Libertà della Poesia, la statua che probabilmente ispirò la Statua della Libertà di New York |