Restaurata la Cappella del Cardinale del Portogallo in San Miniato al Monte, capolavoro del Rinascimento fiorentino


Restaurata la Cappella del Cardinale del Portogallo nell’Abbazia di San Miniato al Monte: si tratta di una delle più importanti cappelle rinascimentali fiorentine.

È stata restaurata la Cappella del Cardinale del Portogallo nell’Abbazia di San Miniato al Monte, capolavoro del Rinascimento fiorentino. Il lungo restauro è stato compiuto sotto la supervisione di Maria Maugeri con la Direzione Lavori della Soprintendenza Archeologia Belle Arti per la Città Metropolitana di Firenze e le Province di Pistoia e Prato; il progetto triennale è stato reso possibile grazie a un gruppo di esperti e grazie al finanziamento dell’associazione Friends of Florence

Sono stati utilizzati tecnologie all’avanguardia e tecniche antiche: dopo accurate indagini e valutazioni compiute su tutto lo spazio, il team di esperti ha recuperato le superfici e i dettagli dei dipinti di Alesso Baldovinetti e di Piero e Antonio del Pollaiolo, le opere di Antonio Rossellino e i capolavori in terracotta di Luca della Robbia

“San Miniato al Monte è speciale per i Friends of Florence”, ha dichiarato la presidente dell’associazione Simonetta Brandolini d’Adda. “Tre anni fa abbiamo contribuito al restauro del ciborio, in occasione del primo millenario della chiesa. Ora, con la presentazione della rinnovata Cappella del Cardinale del Portogallo, promuoviamo il nostro impegno per preservare l’Abbazia”. 

L’abate Bernardo Gianni ha aggiunto: “La comunità di San Miniato al Monte è profondamente grata ai Friends of Florence e ai donatori che hanno reso possibile quest’impresa di restauro, riportando alla sua originaria bellezza uno dei monumenti più illustri di tutta l’arte rinascimentale e della millenaria storia di San Miniato al Monte, contribuendo così a fare della bellezza e della sua conservazione un meraviglioso strumento di consolazione e di speranza di fronte al mistero della morte”.

La Cappella del Cardinale del Portogallo è una delle più importanti cappelle rinascimentali fiorentine. Situata nella chiesa di San Miniato al Monte, venne edificata nei decenni centrali del Quattrocento su testamento del cardinale Giacomo di Lusitania, membro della casa reale portoghese, morto improvvisamente a Firenze nel 1459. Commissionata dall’arcivescovo Alvaro ad Antonio Rossellino nel 1461, il progetto e la realizzazione della cappella e della tomba furono affidati a un gruppo di artisti, tra cui Luca della Robbia, Antonio Manetti (allievo di Brunelleschi, Antonio e Piero del Pollaiolo, Antonio e Bernardo Rossellino, e Alesso Baldovinetti.

Lo spazio, relativamente piccolo e quadrato, presenta un soffitto a volta, finestre e quattro archi a cassettoni decorati da 69 rosoni in pietra serena. Il pavimento intarsiato è stato realizzato dall’artigiano romano Stefano di Bartolomeo con marmo serpentino, porfido e granito. Il soffitto a volta presenta un motivo geometrico in terracotta smaltata che imita il mosaico con un tondo centrale raffigurante lo Spirito Santo; intorno sono in rilievo le personificazioni delle quattro virtù cardinali: Temperanza, Prudenza, Giustizia e Fortezza; quest’ultima mostra uno scudo sul quale le braccia del defunto cardinale sono incrociate con quelle della Casa d’Aragona.

La raffigurazione di un grande sipario marmoreo introduce i visitatori nella nicchia in cui la tomba poggia su un basamento ricoperto da un drappeggio finemente “ricamato”. Nel corso del restauro sono state rinvenute tracce di pitture e di dorature originali. Sulla sommità della tomba è raffigurato il giovane cardinale, i lineamenti scolpiti da una maschera mortuaria. Angeli in volo incorniciano la porta che conduce il Cardinale alla vita eterna, mentre il registro finale include due angeli in rilievo che reggono una corona nella quale la Vergine veglia sul suo eterno riposo con Gesù Bambino.

Dopo aver completato la parete di destra con un ultimo pagamento di 421 fiorini nel febbraio 1466, Antoniop Rossellino dedicò i mesi successivi alla parete opposta dove, in una nicchia speculare all’altra parete, collocò un trono episcopale con iscrizioni ai lati.

Attorno agli archi sono raffigurati affreschi degli Evangelisti accompagnati dai Dottori della Chiesa e sulle lunette della cappella sono raffigurati i Profeti di fronte ai Patriarchi biblici. Acquistata dalle Gallerie Fiorentine nel 1866 e sostituita da una buona copia negli anni Trenta, la pala raffigura san Giacomo il Maggiore, patrono personale del giovane cardinale, sant’Eustachio, patrono della chiesa di cui era titolare il cardinale, e san Vincenzo da Saragozza che era molto venerato nella penisola Iberica.

 

Restaurata la Cappella del Cardinale del Portogallo in San Miniato al Monte, capolavoro del Rinascimento fiorentino
Restaurata la Cappella del Cardinale del Portogallo in San Miniato al Monte, capolavoro del Rinascimento fiorentino


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