Nelle ultime ore, diverse testate hanno pubblicato la bozza del decreto legge sul reddito di cittadinanza, vero cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle. Il testo è stato riportato dal Corriere della Sera, secondo il quale il decreto potrebbe andare già la prossima settimana in consiglio dei ministri. Tra le varie clausole che determinano la platea dei beneficiari, ne segnaliamo una che riguarda da vicino la cultura.
Al comma 15 dell’articolo 4 si legge infatti che, per poter ottenere il reddito di cittadinanza, il potenziale beneficiario dovra rendersi disponibile per progetti socialmente utili in ambito comunale, nei quali rientrano anche quelli prestati in ambito “culturale” o “artistico”. Sarà il locale centro per l’impiego, dopo colloquio, a indirizzare il beneficiario verso le attività che meglio si attagliano al suo profilo. Questo il testo completo del comma: “in coerenza con il profilo professionale del beneficiario, con le competenze acquisite in ambito formale, non formale e informale, nonché in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso del colloquio sostenuto presso il centro per l’impiego ovvero presso i servizi dei comuni, il beneficiario è tenuto ad offrire nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei comuni, utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il medesimo comune di residenza, mettendo a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività del beneficiario e comunque non superiore al numero di otto ore settimanali. La partecipazione ai progetti è facoltativa per le persone non tenute agli obblighi connessi al Rdc. I comuni, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, predispongono le procedure amministrative utili per l’istituzione dei progetti di cui al presente comma e comunicano le informazioni sui progetti ad una apposita sezione della piattaforma dedicata al programma del Rdc del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di cui all’articolo 6, comma 1. L’esecuzione delle attività e l’assolvimento degli obblighi del beneficiario di cui al presente comma sono subordinati all’attivazione dei progetti. L’avvenuto assolvimento di tali obblighi viene attestato dai comuni, tramite l’aggiornamento della piattaforma dedicata”.
Al momento non è dato sapere di più circa la natura dei progetti a cui si dovranno prestare i beneficiari del reddito di cittadinanza, né è dato sapere in che modo e da chi dovranno essere valutate le loro competenze. Di sicuro si tratta di un punto che farà molto discutere il settore.
Vuoi il reddito di cittadinanza? Se sì, potresti dover prestare attività in ambito “culturale” o “artistico” |