S’intitola Eternalising Art History ed è un’iniziativa che la galleria londinese Unit London lancia in collaborazione con quattro musei italiani (gli Uffizi, il Complesso della Pilotta di Parma, la Pinacoteca Ambrosiana di Milano, la Pinacoteca di Brera: sei importanti capolavori conservati in questi istituti (la Madonna del Cardellino di Raffaello agli Uffizi, la Scapiliata di Leonardo da Vinci alla Pilotta, il Ritratto di musico di Leonardo da Vinci e la Canestra di frutta di Caravaggio dell’Ambrosiana, il Bacio di Hayez e la Testa di giovane donna di Modigliani della Pinacoteca di Brera) sono stati infatti ricreati in formato digitale e, dal 16 febbraio al 19 marzo 2022, saranno esposti in una mostra virtuale sotto forma di NFT, al fine di essere venduti.
Si tratta di repliche identiche alle originali che potranno essere acquistate sulle apposite piattaforme, e gli incassi saranno divisi tra Unit London e i quattro musei che sono stati coinvolti nell’iniziativa (verranno usati, spiega Unit London, per attività di tutela). “La mostra”, fa sapere la galleria, “arriva in un momento in cui i viaggi sono ancora limitati e c’è fame di modalità innovative per vivere la cultura. Le opere d’arte digitali presentate in Eternalizing Art History offrono un’opportunità che altrimenti sarebbe fuori dalla portata di molti pubblici internazionali. La mostra si sforza anche di aprire l’accessibilità alle opere d’arte che non possono essere trasportate per mostre internazionali per motivi di conservazione. In quanto tale, il 50% delle vendite andrà direttamente ai musei che li useranno per sovvenzionare la tutela grazie alla quale è possibile preservare queste opere per le generazioni future”.
Ogni opera è prodotta in un’edizione digitale limitata di nove ed è creata con il partner tecnologico Cinello, azienda italiana che ha brevettato una nuova tecnologia per la creazione di DAW® - Digital Art Work. Le opere d’arte, visualizzate su schermi, sono delimitate dalle repliche esatte delle cornici originali, ognuna realizzata artigianalmente in Toscana. Eternalizing Art History sarà la prima di una serie di tre mostre di opere d’arte digitali presentate da Unit London, che arrivano in un momento in cui la galleria è dedita a fare innovazione nel settore, esplorando i modi in cui l’arte può colmare il divario tra esperienze fisiche e virtuali, a beneficio sia degli artisti che del pubblico. In quanto tale, Eternalizing Art History, spiega ancora Unit London, “è davvero il primo evento nel suo genere, aprendo nuovi orizzonti e aprendo la strada a nuove esperienze culturali”.
Gli acquirenti riceveranno uno schermo con cui verrà generata l’immagine, la riproduzione della cornice e il certificato di autenticazione in NFT. L’opera sarà quindi un pezzo unico che potrà essere rivenduto. I musei potranno anche ricevere dividendi su eventuali vendite successive, e inoltre rimarranno titolari dei diritti delle opere per evitare un uso incontrollato delle repliche digitali. Non si tratta di una novità assoluta: in questo senso, gli Uffizi di Firenze hanno svolto un ruolo pionieristico, quando a maggio hanno venduto un Tondo Doni in formato NFT per la somma di 70mila euro, anch’esso realizzato con la tecnologia DAW®. La vendita di oggetti simili potrebbe essere un modo innovativo e interessante per portare nuove risorse nelle casse dei nostri musei.
Quattro musei italiani vendono i loro capolavori in formato NFT |