Restituire la Torre Eiffel... all’Algeria. È questa la provocazione che un giornalista algerino, Mohamed Allal, invitato a una trasmissione dell’emittente algerina Lina TV. La puntata è andata in onda lo scorso 28 gennaio ma la notizia si è diffusa solo nelle ultime ore perché rilanciata tre giorni fa dalla popolare testata francese Causeur, mensile che si dichiara di destra.
La tesi di Allal consiste nel fatto che la torre Eiffel è costruita in ferro proveniente dall’Algeria: secondo alcuni, infatti, il minerale che ha permesso la realizzazione del più famoso monumento di Parigi proverrebbe dalle miniere di Zaccar e Rouïna, che si trovano in Algeria, anche se in realtà la loro provenienza è pienamente francese (il ferro proviene infatti dalle miniere della Lorena). Ma, al di là della boutade, dato che non è possibile pretendere la restituzione di un’opera d’arte sulla base del materiale con cui è stata costruita (anche se, riferisce Causeur, molti algerini hanno preso sul serio la provocazione), la questione è molto complicata e affonda le radici nel colonialismo francese. Allal infatti sostiene la tesi secondo cui la Francia avrebbe rubato all’Algeria “le sue ricchezze e i suoi tesori” durante il periodo coloniale: e i rapporti tra la Francia e le ex colonie sono un argomento molto sentito sia in Francia, dove vivono tantissimi immigrati dai paesi africani un tempo assoggettati alla Francia, nonché negli stessi paesi che furono oggetto delle mire francesi.
Per dare un’idea, Causeur riporta le dichiarazioni di un predicatore islamico, Cheikh Chems-Eddine, che ha ripreso la provocazione di Allal per sottolineare che la Francia non si sarebbe mai scusata per i suoi crimini nelle colonie. In realtà c’è da dire che la Francia non è insensibile all’argomento: già nel 2017, il presidente francese Emmanuel Macron aveva condannato il passato coloniale della Francia in Algeria (subendo peraltro critiche dalla destra conservatrice), affermando, in un’intervista al quotidiano Le Figaro, che la Francia si era macchiata di “crimini e atti barbarici” che oggi sarebbero riconosciuti come “crimini contro l’umanità”. Inoltre, il paese sta facendo ultimamente diversi sforzi, in diversi campi: dalla politica (solo la scorsa settimana, ancora Macron ha riconosciuto la responsabilità della Francia nell’assassinio dell’avvocato algerino Ali Boumendjel nel 1957) alla cultura (il famoso rapporto Sarr-Savoy sulle restituzioni del patrimonio culturale africano che da due anni fa discutere tutto il mondo).
Ovviamente non ci sarà mai una “restituzione” della tour Eiffel all’Algeria, ma la provocazione accende comunque gli animi.
Giornalista algerino provoca: “la Francia renda la tour Eiffel all'Algeria” |