Disagi per i visitatori alla Galleria dell’Accademia di Firenze per una protesta ambientalista degli attivisti di Ultima generazione: è avvenuto nella tarda mattinata di ieri, domenica 7 aprile, in coincidenza con la Domenica al museo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che prevede l’ingresso gratuito nei musei e nei luoghi della cultura statali nella prima domenica del mese. Questa volta niente colla né vernice: alcuni attivisti si sono seduti davanti al David e hanno srotolato uno striscione con la scritta “Fondo Riparazione”, altri si sono incatenati alla ringhiera protettiva della celebre scultura. Gli attivisti hanno fatto partire la Canzone di Maggio di De André, e distribuito volantini sull’alluvione di Campi Bisenzio. “Il coraggio del giovane David contro il gigante Golia, rappresenta il potere che ogni persona ha di poter contrastare le ingiustizie del potere e dei potenti”, hanno affermato gli attivisti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione Uffizi: il museo è rimasto temporaneamente chiuso per permettere l’identificazione degli attivisti.
Ultima generazione chiede la creazione di “un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato. I soldi dovranno essere ottenuti attraverso l’eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari. Per questo continueremo a scendere in strada, a fare azioni di disobbedienza civile non violenta, assumendoci la responsabilità delle nostre azioni, affrontando la repressione, tribunali e processi”.
“Ringrazio i carabinieri che prontamente sono intervenuti per garantire il normale accesso ai visitatori. L’arte esposta nella Galleria dell’Accademia di Firenze è bellezza pura”, ha dichiarato Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia. “La protesta degli ambientalisti, senza discutere le loro ragioni, non ha niente a che vedere con le opere conservate nei musei. Cercare visibilità a discapito di altri limitandone i diritti dovrebbe risultare, a ogni persona civile, un’azione inadeguata, contro la legge. Siamo estremamente dispiaciuti nei confronti di tutti coloro che oggi nella domenica gratuita non sono potuti entrare o hanno dovuto aspettare delle ore in coda. Persone che sono venute da fuori appositamente, organizzandosi con le famiglie, con i bambini e sono rimasti fuori per un motivo non giustificabile. Non parliamo del personale interno che si è reso disponibile di domenica a lasciare le famiglie per rendere possibile l’apertura del museo al pubblico”.
Protesta ambientalista davanti al David alla Galleria dell'Accademia di Firenze. Disagi per i visitatori |