Firenze, presentati i risultati delle analisi sui gessi di Bartolini


La Galleria dell’Accademia di Firenze presenta i risultati del progetto di ricerca realizzato in collaborazione con Sabap e Supsi sui modelli in gesso di Lorenzo Bartolini.

Lo studio tecnico-scientifico dei modelli in gesso di Lorenzo Bartolini (Savignano, 1777 – Firenze, 1850) conservati nella Gipsoteca della Galleria dell’Accademia di Firenze, un progetto pilota realizzato dal museo fiorentino insieme a Sabap e Supsi - Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana di Mendrisio - , è in via di conclusione e si stanno valutando i risultati ottenuti grazie a sofisticate indagini diagnostiche. Il processo metodologico utilizzato ha seguito quello messo a punto nel progetto di ricerca sulla collezione di modelli dello scultore svizzero Vincenzo Vela (1820-1891) presso il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto in Svizzera. Le prime indagini sono state le osservazioni visive sulla superficie dei modelli eseguite dai tecnici della Sabap e della Supsi, cercando di individuare quei segni della lavorazione della materia che consentissero di comprendere le procedure utilizzate dallo scultore nella realizzazione del modellato e nelle tecniche di formatura.

Il lungo periodo di abbandono in cui sono state tenute per molti anni le opere, il devastante passaggio dell’Alluvione, hanno alterato e trasformato la loro consistenza materica che le fotografie con la luce ultravioletta hanno messo in grande evidenza. La presenza dei residui di vecchi fissativi e protettivi oltre che le sostanze inquinanti presenti nell’acqua dell’Arno, sono infatti ben visibili con questa tecnica di indagine. Grazie alle indagini, individuando le specifiche criticità conservative, l’eventuale movimentazione delle opere potrà essere svolta in modo più consapevole. Sono inoltre stati scansionati in 3D, 4 modelli in gesso e le corrispondenti opere in marmo. Dalla sovrapposizione delle scansioni è possibile verificare con precisione il grado di finitezza del modello in relazione al marmo, potendo così valutare quali e quante differenze vi siano state nella trasposizione. In questo modo è possibile definire quale sia stato per l’artista il valore e la funzione del modello in gesso. Il progetto è stato realizzato da un team internazionale di lavoro multidisciplinare formato da esperti scientifici, restauratori, storici dell’arte e tecnici: Cecilie Hollberg, Eleonora Pucci, Graziella Cirri e Elvira Altiero per la Galleria dell’Accademia; Giovanni Nicoli, Elisabeth Manship e Pierre Jacard per la SUPSI; Alberto Felici per la SABAP. Ottaviano Caruso ha eseguito la documentazione con luce UV, Thierry Radelet, le radiografie e XRF, mentre, Mattia Mercante, le scansioni 3D.

“Iniziata a gennaio 2024, questa ricerca è finalizzata a comprendere più dettagliatamente le modalità con cui lo scultore, Lorenzo Bartolini, ha realizzato i suoi modelli in gesso”, sottolinea Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze “E a caratterizzare i materiali utilizzati nelle diverse fasi di lavorazione in modo da avere un quadro più chiaro e completo del suo processo creativo. Sono molto contenta di aver condiviso questo progetto, così innovativo e all’avanguardia con due partners come Sabap e Supsi, una collaborazione e uno scambio davvero importante che ci auguriamo di realizzare anche con altri musei internazionali”.

“La collezione della Gipsoteca”, aggiunge Alberto Felici, funzionario restauratore della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato (Sabap) e curatore del progetto di ricerca “È molto vasta. Le indagini sono state condotte su una piccola ma rappresentativa selezione di modelli, scelta fatta insieme alla Direzione della Galleria dell’Accademia di Firenze, si possono qui ricordare i monumenti sepolcrali a Leon Battista Alberti e a Vittorio Fossombroni, le cui opere in marmo sono conservate nella chiesa di Santa Croce. La speranza è che, nel tempo, possano essere estese a gran parte delle opere esposte. Sono stati individuati 10 modelli su cui le indagini sono state svolte in modo approfondito, mentre su un gruppo più ampio di opere, circa una quindicina, la diagnostica si è limitata ad una investigazione più circoscritta”.

Firenze, presentati i risultati delle analisi sui gessi di Bartolini
Firenze, presentati i risultati delle analisi sui gessi di Bartolini


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte