Temete il pranzo di Natale coi parenti? Ecco 10 argomenti artistici per difendervi da 10 tipi di parenti molesti


Stanchi di sentir sempre parlare dei soliti argomenti al pranzo di Natale? Non sapete come sottrarvi allo zio fanatico che comincia a parlare (a sproposito) di politica dopo la seconda tartina al salmone, ai cugini patiti di calcio che riescono ad arrivare a mezz’ora di conversazione sull’appassionante argomento dell’esonero di Ancelotti dal Napoli, alla nonna che vi chiede cosa aspettiate a trovarvi un fidanzato o una fidanzata, alla cognata che è già in mood da Capodanno e sta già per cominciare ad ammorbarvi gli ammennicoli descrivendovi minuziosamente tutti i dettagli della sua vacanza a Santo Domingo? Quest’anno non dovete mettervi a un angolo del tavolo, fingere che i discorsi dei vostri parenti vi interessino, o simulare un’indisposizione all’arrivo dei cappelletti in brodo: siate voi i protagonisti del pranzo coi parenti molesti. Vi diamo dieci argomenti di discussione artistici per dieci tipi di parenti diversi. Dieci strategie difensive con cui otterrete il rispetto assoluto e soprattutto la tranquillità.

1. L’appassionato di presepi
In ogni famiglia che si rispetti c’è sempre un parente appassionato di presepi, che già da Ferragosto ha programmato tutti i fine settimana di dicembre in funzione di visitare tutti i presepi viventi del circondario (e, ovviamente, vi chiede se a voi non piacciano, voi, per pura cortesia, rispondete di sì, e a quel punto il parente si scatena). Parlategli di un capolavoro di Federico Brandani, il Presepe dell’oratorio di San Giuseppe a Urbino. È anche il nostro più recente approfondimento, quindi è probabile che ancora non lo abbiate letto.

Federico Brandani, Presepe (1545-1550; sculture in stucco a grandezza naturale; Urbino, Oratorio di San Giuseppe)
Federico Brandani, Presepe (1545-1550; sculture in stucco a grandezza naturale; Urbino, Oratorio di San Giuseppe)

2. Il qualunquista della politica
Anche voi temete il parente che squadra tutti i commensali per capire chi provocare al fine di attaccare il suo pippozzo sovranista “si stava meglio quando si stava peggio” o il suo peana alle sardine che salveranno il mondo? Appena attaccherà (o elogerà, a seconda dell’orientamento) l’operato di Malta sulla questione migranti (“e i maltesi perché non se li prendono loro?!?!” oppure “i maltesi mica possono prenderli tutti loro!!!”: tanto ci arriverà di sicuro), approfittate per far sapere che Malta non è solo un punto d’approdo di migranti ma anche uno straordinario luogo d’arte e cultura: parlategli dell’oratorio di San Giovanni Battista dove sono custoditi capolavori di Caravaggio e Mattia Preti.

Oratorio di San Giovanni Decollato. Ph. Credit Michael Jones
Oratorio di San Giovanni Decollato. Ph. Credit Michael Jones

3. Il qualunquista dell’arte
Simile al parente descritto in precedenza, ma con una skill in più: conosce la vostra passione per l’arte. Sicuramente (statene certi: se sa che vi piace l’arte, è matematico) vi parlerà della banana di Cattelan (nel caso, difendetevi con le posizioni della critica che abbiamo raccolto in questo articolo), per poi compiere un percorso a ritroso nella storia dell’arte fino ad arrivare a Lucio Fontana, e lì è l’inizio della fine. “Questo Fontana è furbo, ha fatto i soldi tagliando le tele”. “Ero capace anch’io”. “Ma questa è arte? Caravaggio starà ridendo”. E simili, non serve che vi elenchiamo tutti i luoghi comuni del parente qualunquista dell’arte. A lui fate sapere, citando Gillo Dorfles, che in fondo tagliare una tela non era proprio la cosa più scontata.

Lucio Fontana, Concetto spaziale. Attese
Lucio Fontana, Concetto spaziale. Attese (1959; idropittura su tela, 100 x 81 cm; Rovereto, MART - Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, in deposito da collezione privata; © Fondazione Lucio Fontana)

4. L’enciclopedico
Al pranzo di Natale ci sarà sempre un parente che vorrà sapere tutto di tutto. Il cugino che era sempre il primo della classe e adesso sta per finire il dottorato in astrofisica, lo zio che sfoggia le sue nozioni in qualsiasi campo dello scibile umano, la nipotina saputella che è tornata dal quarto anno di superiori negli Stati Uniti e sta già programmando il dopo laurea. Uno di questi parenti sa della vostra passione per l’arte e vorrà far vedere che ne conosce più di voi: portate la discussione su di un terreno a voi favorevole, parlate della Venere di Botticelli, e quando il parente enciclopedico (perché tanto lo farà) tirerà fuori la pagliacciata della “Simonetta-Vespucci-musa-di-Botticelli”, fategli fare la prima figura barbina della loro carriera ai pranzi natalizi raccontandogli come stavano davvero le cose. Non ringraziateci, è il nostro lavoro.

Sandro Botticelli, Venere, Particolare
Sandro Botticelli, Particolare della Nascita di Venere (1482-1485 circa; tempera su tela, 172,5 x 278,5 cm; Firenze, Uffizi)

5. Quello che fa le battute sconce
Non esiste famiglia in cui non ci sia anche un parente rozzo che alla prima occasione piazza una battuta sconcia o racconta una barzelletta sul sesso. E dal momento che, si sa, la pratica del sesso solitamente è inversamente proporzionale alla frequenza con cui se ne parla, annientatelo parlandogli di com’era il sesso nel Cinquecento spostando il discorso sulla mostra sul desiderio nell’arte di Giulio Romano a Mantova. E magari consigliategli una visita!

Copia (speculare) da Marcantonio Raimondi (1480-1534 circa) dalla posizione 9 de I Modi, numerata “II” (1530-1540; incisione a bulino, 134 x 188 mm; Vienna, Albertina)
Copia (speculare) da Marcantonio Raimondi (1480-1534 circa) dalla posizione 9 de I Modi, numerata “II” (1530-1540; incisione a bulino, 134 x 188 mm; Vienna, Albertina)

6. Quello che vi stressa sulla vostra situazione lavorativa
È una condizione che, a ogni pranzo di Natale, tocca sempre ai commensali più giovani. C’è sempre una zia che vi fa un terzo grado sulla vostra attuale situazione lavorativa. Specie se lavorate nella cultura. Cosa fai? Ma quanto guadagni? Sì, ma un lavoro vero ce l’hai? Ah ma quindi se studi storia dell’arte poi diventi come Sgarbi? Ma è vero che voi che lavorate nell’archeologia trovate sempre qualche fossile di dinosauro? Ma i vasi etruschi che trovate poi potete rivenderli? Troncate sul nascere tutta la discussione e fate sapere ai parenti com’è in Italia la situazione dei professionisti della cultura. Perché di sicuro non ne hanno idea.

Restauratrice al lavoro
Restauratrice al lavoro

7. Il patito di fiction televisive
Ogni Natale vi trovate a lottare contro la nonna che non si perde una puntata de Il posto al sole, con il cugino che da anni sta cercando di esortarvi a vedere Il trono di spade, il fratello che ha trovato una fidanzata accanita maratoneta di serie tv su Netflix e sta cercando di trascinarvi in questo vortice di perdizione? Fate vedere che anche voi non solo state al passo, ma ne sapete anche di più: stupiteli parlandogli delle location dove hanno ambientato l’ultima stagione de I Medici.

Un fotogramma da I Medici
Un fotogramma da I Medici

8. Il parente Masterchef
Il funesto proliferare continuo di trasmissioni televisive dedicate al cibo ha trasformato in velleitari Masterchef molti telespettatori che prima avevano difficoltà anche a preparare un uovo al tegamino, quindi al pranzo di Natale ci sarà sicuramente una cugina, uno zio o un parente a caso che vi racconterà la sua ultima creazione con colatura d’alici di Cetara o con scaglie di tartufo d’Acqualagna, oppure vi racconterà della sua ultima esperienza al ristorante stellato della città vicina, che però non lo ha soddisfatto molto perché la mise-en-place non era corretta o perché lo chef non si è neppure degnato di deliziarlo con un amouse-bouche. Se anche voi siete dell’idea che un buon piatto di pasta al pesto sia più che sufficiente per soddisfare il palato e pensate che “topinambur” sia il nome di un roditore asiatico, difendetevi parlando al parente Masterchef della cucina etrusca: di sicuro riuscirete a prenderlo alla sprovvista e a portare la conversazione a vostro favore sviando dalla cucina all’archeologia.

Arte Etrusca, Scena di banchetto (473 a.C.; affresco; Tarquinia, Tomba dei Leopardi)
Arte Etrusca, Scena di banchetto (473 a.C.; affresco; Tarquinia, Tomba dei Leopardi)

9. L’instagrammatico
Che sia per colpa della nipotina quattordicenne che lo usa come mezzo di comunicazione coi coetanei, della cugina universitaria fuori corso che aspira a diventare fashion blogger e vi aggiornerà sui progressi del numero dei suoi follower, o della suocera di recente alfabetizzazione informatica che lo trova spassosissimo e vuole rendervi partecipi, ormai Instagram è diventato un gettonatissimo argomento di conversazione del pranzo di Natale coi parenti. Tutti ormai si sentono un po’ Steve McCurry, in fondo: e allora fate sapere alla cugina influencer (o a chi volete) cosa significhi essere veri fotografi, parlandole di uno degli scatti più famosi di Steve McCurry. Forse non riuscirete a ridurre le loro smanie di scattare foto ovunque, ma di sicuro racconterete loro una storia interessante.

Steve McCurry, Weligama, Sri Lanka, 1995. © Steve McCurry
Steve McCurry, Weligama, Sri Lanka, 1995. © Steve McCurry

10. Il Grinch
Infine, altro classico del pranzo di Natale è il parente Grinch, quello che odia il Natale: l’ultimo albero lo ha addobbato quando la Germania era ancora divisa, auspica la galera per Mariah Carey, preferirebbe le torture dell’Inquisizione spagnola piuttosto che guardare la Clerici che conduce un programma dove il coro dell’Antoniano sfodera tutto il repertorio da Astro del ciel a oggi, e la sua citazione preferita è la battuta di Riccardo Garrone in Vacanze di Natale (“e anche questo Natale se lo semo levato dalle palle”: la ripete ogni 25 dicembre). Se, com’è giusto che sia, volete essere sadici nei suoi confronti, parlategli della passione di Andy Warhol per il Natale.

Andy Warhol, Tiffany & Co. Christmas Card (1956 circa; stampa a colori su cartoncino piegato, 14 x 10,8 cm; Collezione privata)
Andy Warhol, Tiffany & Co. Christmas Card (1956 circa; stampa a colori su cartoncino piegato, 14 x 10,8 cm; Collezione privata)

Temete il pranzo di Natale coi parenti? Ecco 10 argomenti artistici per difendervi da 10 tipi di parenti molesti
Temete il pranzo di Natale coi parenti? Ecco 10 argomenti artistici per difendervi da 10 tipi di parenti molesti


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE





MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte