Al Museo Gypsotheca “Antonio Canova” di Possagno si è registrato un grave episodio di danneggiamento: un turista austriaco si è seduto sul modello in gesso della Paolina Borghese come Venere vincitrice, capolavoro di Antonio Canova del 1804, e l’ha danneggiata. A denunciare l’accaduto è Vittorio Sgarbi, presidente della Fondazione Canova di Possagno.
“Dopo la riapertura dei musei, e tra questi il Museo Gipsoteca di Possagno”, ha detto Sgarbi alla stampa, “si registra un episodio clamoroso, che non viene da visitatori italiani, né da extracomunitari, ma da un incosciente turista austriaco che ha ritenuto di mettersi in posa per una foto di opportunità sedendosi sulla Paolina Borghese, spezzandole le dita del piede. Chiedo chiarezza e rigore alle forze dell’ordine e alla magistratura individuando con gli strumenti di sicurezza il vandalo incosciente, e non consentendogli di rimanere impunito e di rientrare in patria. Lo sfregio a Canova è inaccettabile”.
L’opera conservata alla Gipsoteca di Possagno, che ospita una fondamentale collezione di gessi canoviani, è il modello originale in gesso dell’opera in marmo conservata alla Galleria Borghese di Roma, e si trova nella cittadina veneta (che ha dato i natali a Canova) fin dal 1829: vi fu portata direttamente dallo studio romano di Canova, per iniziativa del suo fratellastro, monsignor Giambattista Sartori. L’opera era già stata danneggiata, ma nel 1917, durante i bombardamenti della prima guerra mondiale (ci furono gravi danni alla testa, staccata dal resto della statua, al velo, alle mani e ai piedi): fu poi sottoposta a un restauro integrativo nel 2004, partito da una scansione 3D del marmo.
Nella foto, il gesso della Paolina Borghese. Ph. Credit Lino Zanesco
Possagno, turista straniero si siede sulla Paolina Borghese di Canova e la danneggia |