A Pesaro una scultura che guarda il mare: è opera di Matteo Fato


Per Pesaro 2024 Matteo Fato presenta il suo intervento dedicato al Quartiere 9 della città marchigiana: una scultura che guarda il mare.

Il 27 agosto Pesaro 2024 ha inaugurato Tra gli scogli del mare e in biblioteca, il decimo episodio del progetto Dalle sculture nella città all’arte delle comunità a cura di Marcello Smarrelli, che coinvolge i 12 Quartieri e il Municipio di Monteciccardo e che si interroga sul ruolo dell’arte nello spazio pubblico. Per l’occasione Matteo Fato presenta il suo intervento Una favola equestre senza cavalcata (Caretta Caretta), dedicato al Quartiere 9 - Soria – Tombaccia, a cura di Simone Ciglia. È in programma inoltre una doppia inaugurazione in due ‘luoghi’ simbolo di Baia Flaminia: la Biblioteca ‘Louis Braille’ e gli scogli davanti al Molo Rosa dei Venti.

Il progetto concepito da Matteo Fato sintetizza i due principi del dossier di Pesaro 2024 - natura e cultura - e si articola in due componenti. La prima è una scultura in bronzo su plinto in pietra della Majella dedicata alla tartaruga marina, collocata sugli scogli prospicienti il Molo Rosa dei Venti. Prodotta grazie alla collaborazione con la Scuola di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Urbino con il supporto tecnico di Nicolas Demetriou, l’opera s’inscrive nell’ambito dell‘Oasi delle Tartarughe, progetto di salvaguardia dell’habitat marino e costiero del Parco San Bartolo per il recupero delle tartarughe marine. L’animale è rappresentato in una scultura in bronzo su plinto in marmo. La tartaruga è raffigurata a fianco ad un autoritratto dell’artista; uomo e animale sono quindi sullo stesso piano. Nel secondo intervento Fato ha realizzato una serie di “quadri tattili” in collaborazione con la Biblioteca Louis Braille, istituzione culturale che si connota per la sua vocazione all’inclusione grazie al ricco patrimonio di libri e strumenti multimediali per persone con disabilità della vista. L’artista ha deciso di trasporre questo particolare formato editoriale in ambito pittorico, creando cinque quadri “da toccare” che accompagnano una favola dedicata alla tartaruga. Le tele saranno a disposizione del pubblico della biblioteca per essere sperimentate non solo a livello visivo ma anche tattile.

Note sull’artista

Matteo Fato è nato a Pescara nel 1979, dove attualmente vive e lavora. Ha partecipato a numerose mostre in gallerie private e musei pubblici in Italia e all’estero. Nel 2012 ha concluso la residenza presso la Dena Foundation for Contemporary Art (Parigi), con la mostra personale Vidéos_Dessins, e la partecipazione alla mostra La collection Giuliana et Tommaso Setari, retour à l’intime (La maison rouge, Fondation Antoine de Galbert). Nel 2015 ha avuto una personale dal titolo (SECRéTA) presso TRA (Treviso Ricerca Arte); a luglio 2017 ha preso parte alla mostra OPEN20 nel Museo Mostyn in Galles. Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui il premio Level 0 – ArtVerona (2013), come artista selezionato da Giacinto Di Pietrantonio per il Museo Gamec, (Bergamo); il Premio Città di Treviglio (2012); il Premio Terna (2014); il Premio Cramum (2016); il Premio Be the difference… with art!, Bassano del Grappa (2019); e recentemente il PREMIO ERMANNO CASOLI XVIII, Fondazione Ermanno Casoli, Fabriano (2020). Nel 2008 è stato invitato in residenza presso la Fondazione Spinola Banna (Torino).

Nel 2010 è stato selezionato dalla Dena Foundation for Contemporary Art come artista Italiano in residenza presso ArtOmi (New York). Nel 2015 è stato in residenza per due mesi presso il Nordic Artists’ Centre Dalsåsen (NKD) in Norvegia. Nel 2016 ha partecipato alla 16° Quadriennale d’Arte a Palazzo delle Esposizioni, Roma. A marzo 2018 ha inaugurato una personale dal titolo Eresia (del) Florilegio presso la Galleria Nazionale delle Marche (Palazzo Ducale, Urbino); ad aprile dello stesso anno ha tenuto una doppia personale insieme a Nicola Samorì presso Casa Testori (Milano). A maggio 2019 ha aperto una personale dal titolo Il presentimento di atre possibilità presso il Museo Studio Francesco Messina a Milano; mentre a giugno dello stesso anno ha inaugurato una personale dal titolo Scena Notturna sul Mare presso il Centro Arti Visive Pescheria (Pesaro). A settembre del 2020 ha partecipato all’evento Una Boccata d’Arte (Fondazione Elpis & Galleria Continua) con il progetto Fiamma d’Amore Viva (Fortezza di Acquaviva Picena); nel 2022 ha partecipato a PANORAMA, a cura di Vincenzo De Bellis, con un progetto personale presso la Chiesa di S. Giovanni, Monopoli; nel 2023 ha aperto la personale L’unica immagine possibile (d’après un Florilegio) (a cura di Simone Ciglia presso i Musei Civici di Pesaro). Il suo lavoro è presente in numerose collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero. Dal 2009 ad oggi è docente presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.

A Pesaro una scultura che guarda il mare: è opera di Matteo Fato
A Pesaro una scultura che guarda il mare: è opera di Matteo Fato


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