Perugia, riapre al pubblico la Villa del Colle del Cardinale dopo i lavori di riqualificazione


Riapre al pubblico, nella frazione di Colle Umberto a Perugia, la Villa del Colle del Cardinale. Si sono infatti da poco conclusi i lavori di riqualificazione dei giardini.  

Dal 21 marzo 2025 riapre al pubblico, nella frazione di Colle Umberto a Perugia, la Villa del Colle del Cardinale. Si sono infatti da poco conclusi i lavori di riqualificazione dei giardini, finanziati del Fondo PNNR Parchi e Giardini per un totale di 2 milioni di euro. Costruita nel 1575 per volontà del cardinale Fulvio della Corgna, nipote di papa Giulio III, su probabile disegno dell’architetto perugino Galeazzo Alessi, la Villa è di nuovo accessibile ai visitatori in una nuova veste.

I lavori si sono concentrati sulla ridefinizione delle topografie ancora riconoscibili delle aree verdi esterne alla Villa, così come si sono sedimentate nell’arco dei secoli. È stato inoltre consolidato il Bagno del Cardinale e si è provveduto al restauro delle pitture interne, oltre che all’abbattimento delle barriere architettoniche, interventi che termineranno nel corso del 2026.

La riqualificazione del giardino

I principali interventi hanno interessato la sistemazione dell’ingresso e dei viali di accesso, attraverso il ripristino del sistema di raccolta e regimentazione delle acque piovane, la ripavimentazione con materiale drenante al 100% e la ricostituzione delle delimitazioni della siepe laterale di alloro (Laurus nobilis). Si è quindi passati a lavorare sul primo terrazzo d’affaccio a emiciclo, contraddistinto dalla presenza della fontana dell’Airone, sul parterre antistante e laterale alla villa, con la riattivazione della fontana esistente, il miglioramento dell’accessibilità, anche a persone con disabilità, e la piantumazione di bulbi primaverili che, fiorendo, evocheranno il disegno del giardino d’ispirazione formale settecentesca, conservando la base plano altimetrica modellata nei primi del Novecento. Dopo il restauro del muro perimetrale, torneranno accessibili il teatro delle camelie e la nuova area degli orti, con la sistemazione della Serra di rinvaso e delle pergole in ferro esistenti, l’impianto di un pomario di antiche varietà umbre, oltre alla messa in sicurezza dello spazio dei ruderi di antiche serre crollate.

Il progetto esecutivo è firmato dall’architetto Maria Cristina Tullio, con la collaborazione degli architetti Elisa Monteduro, Matteo Polci, Marta Murru, Cecilia Condemi, Mattia Proietti Tocca, Sandro Polci; per gli aspetti strutturali hanno fornito supporto Strutture BCD progetti e l’ingegner Giuseppe Carluccio; per gli impianti, FP progetti. L’aspetto agronomico è stato curato da Isabella Dalla Ragione. Il coordinamento della sicurezza è stato eseguito da Tecnostudio; l’impresa appaltatrice è Sensi Leonello SRL; l’impresa subappaltatrice Ecolservice SRL. L’impianto di illuminazione è stato realizzato da Pegam SRL. Le attività di valorizzazione e comunicazione sono state affidate al Centro di Ateneo per i Musei Scientifici dell’Università degli Studi di Perugia che ha studiato, in collaborazione con Alberi Maestri, un ricco calendario di corsi di formazione. La supervisione dei restauri è stata eseguita da Consorzio Aureo.

La Villa del Colle del Cardinale
La Villa del Colle del Cardinale
Giardino
Giardino

Il Bagno del Cardinale

Tra i tesori conservati dalla Villa del Colle del Cardinale, il Bagno del Cardinale è un complesso edificio che, secondo recenti studi condotti da una équipe del Dipartimento per la innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali (DIBAF) dell’Università della Tuscia, è un annesso del giardino di matrice arcadica, costituito dalla sovrapposizione di nuove e pre-esistenti costruzioni, in diretta connessione con il bosco e con il giardino pensile. Il Bagno del Cardinale è stato oggetto di lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza e il consolidamento strutturale dell’intera area, a cura dell’architetto e ingegnere Massimo Mariani. A questi si sono aggiunti interventi conservativi degli affreschi di Marcello Leopardi che decorano le stanze della Biblioteca, dapprima rilevando le diverse fasi pittoriche, quindi ripercorrendo l’iter esecutivo delle pitture, individuando le cause di degrado e, infine, riconoscendo i restauri precedenti e le diverse manomissioni. Al pubblico sarà inoltre offerta la possibilità di visitare in modo virtuale gli ambienti del Bagno, così come un tempo dovevano presentarsi. Le diverse fasi sono state svolte da un gruppo di ricerca interdisciplinare composto, in questo primo stadio, dagli storici dell’arte Paola Pogliani e Michele Benucci, dalla restauratrice Valeria Valentini, dal fotografo Gaetano Alfano e dall’archeologo esperto in rilievi 3D Luca Lucchetti. Il finanziamento previsto dall’accordo, integrato con un cofinanziamento dell’Ateneo della Tuscia, ha consentito l’attivazione di due assegni di ricerca annuali attribuiti a Michele Benucci e Valeria Valentini. Attualmente, è stato completato il primo stralcio dei lavori; sono stati consegnati nel mese di marzo 2025 i cantieri per la seconda tranche, che prevedono la messa in sicurezza della Biblioteca; la ditta affidataria è la Tecnoappalti dell’ingegner Michele Coviello. Il termine dei lavori e del restauro delle decorazioni è previsto per il 2026, quando sarà nuovamente visitabile.

“I mesi di chiusura della Villa hanno permesso non solo di realizzare i lavori di riqualificazione del giardino e di avviare importanti cantieri, come quello del recupero del Bagno del Cardinale, ma anche di ripensare il complesso monumentale nelle sue declinazioni più varie. Abbiamo fatto nostra la lezione di Brandi secondo la quale per conservare è necessario prima conoscere”, ha dichiarato Ilaria Batassa, direttrice scientifica della Villa del Colle del Cardinale. “La ricerca è stata il nostro filo di Arianna: ci ha aiutato non solo a progettare, ma anche a immaginare il futuro, le attività di valorizzazione, le collaborazioni. Quello che oggi presentiamo è un luogo ancora ‘in cantiere’, in divenire, nel profondo rispetto della sua natura e nell’ottica di una coralità e di una partecipazione che siano autentiche e capaci di rafforzare il legame con le comunità”.

Foto di Filippo Fagioli

Vista sulla Villa del Colle del Cardinale
Vista sulla Villa del Colle del Cardinale


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