Nel centro storico del borgo medievale di Peccioli è stato inaugurato il Palazzo senza Tempo, significativo intervento di riqualificazione e rigenerazione immobiliare compiuto da Mario Cucinella con una spettacolare promenade sospesa nel vuoto.
L’intervento è stato realizzato, lungo il limite del bastione medievale, recuperando e riqualificando il quattrocentesco Palazzo su via Carraia e trasformando il sottostante edificio diroccato.
Sviluppato tra il 2016 e il 2018, il progetto ha coinvolto un’area di 2.500 metri quadrati e suo obiettivo è stato quello di creare nuovi spazi polivalenti di incontro, servizi, eventi e cultura aperti alla comunità. Nello specifico, con la ristrutturazione del Palazzo su via Carraia, ribattezzato “Palazzo senza Tempo” perché in grado di unire passato, presente e futuro, sono stati riconfigurati spazi e funzioni dei piani, si sono svolti interventi in copertura e in facciata e creati nuovi punti di vista degli interni verso l’esterno grazie all’inserimento di lucernai e bow-window che fanno entrare la luce naturale. La nuova copertura vetrata, posta sul passaggio della corte storica, completa la permeabilità visiva degli spazi.
Il palazzo storico, già di proprietà della famiglia de’ Medici, è stato acquistato dal Comune anni fa dalla Fondazione Gaslini, ultimo proprietario, che nel recente passato “ha dato lavoro fino a 1.000 persone”, afferma il sindaco di Peccioli Renzo Macelloni. "Un punto di riferimento che era finito nel degrado. Il progetto si pone come un ulteriore intervento dell’amministrazione comunale sul centro storico, volto a infondere linfa vitale. Il palazzo sarà sede di mostre, allestimenti ma anche di laboratori residenziali con università nazionali e internazionali per studi legati al percorso di Peccioli come esempio di comunità resiliente, ora in mostra alla Biennale. Nascerà anche un centro studi sulla resilienza dei piccoli borghi italiani".
Il Palazzo senza Tempo ospiterà una serie di mostre temporanee e permanenti. La prima opera, firmata dall’artista danese Jeppe Hein, è arrivata direttamente dalla König Galerie di Berlino: sospesa nel vuoto, rifrange i raggi provenienti dal lucernario soprastante creando un gioco di riflessi esterni e sulla sua stessa superficie.
Il piano strada è stato collegato al nuovo volume architettonico nato dall’edificio diroccato sottostante con un vano scala. Questa costruzione, incastonata ai livelli -1 e -2, è ora un elemento architettonico dominato da un gioco di trasparenze che si affaccia sul panorama della Valdera.
L’opera di riqualificazione costituisce un ponte tra la memoria storica che ha caratterizzato questi palazzi e il suo futuro, un centro civico e culturale non solo per il paese, ma anche per l’intera Valdera.
“L’intervento, condotto con coraggio e gentilezza”, commenta Cucinella, “fa diventare i palazzi parte della vita contemporanea del territorio: la rigenerazione di un sito deve intendersi come un processo capace di interpretare il passato in dialogo con la contemporaneità. Questa architettura, ponte tra passato e futuro, vuole essere solo una cornice di questo bellissimo paesaggio, un paesaggio che sembra un quadro del 1500”.
Tra i due edifici riqualificati è una grande terrazza sospesa di 600 metri quadrati, che domina il paesaggio con uno sbalzo da terra di circa 20 metri. In dialogo con gli accessi pubblici preesistenti e una scalinata laterale che dal piano strada porta al livello -2, la terrazza, come un grande pontile, è affacciata sulla vallata e diventa una nuova piazza pubblica, impreziosita dal murales curato dal pittore e scultore francese Daniel Buren, a testimoniare il connubio tra arte e architettura contemporanea.
Il borgo toscano è stato invitato, col nome di Laboratorio Peccioli, e posto al centro della mostra in corsa al Padiglione Italia alla 17. Biennale Architettura di Venezia.
Nell’immagine, Palazzo senza Tempo e terrazza al tramonto. Crediti Andrea Testi. Courtesy Comune di Peccioli.
Nasce a Peccioli il Palazzo senza Tempo con una grande terrazza sospesa nel vuoto |