Iniziativa lodevole promossa dalle Gallerie degli Uffizi, dal Corriere Fiorentino e dalla Banca Federico Del Vecchio: ieri, 27 giugno, in conferenza stampa, è stata presentata la campagna di crowdfunding per restaurare "I giocatori di carte" di Bartolomeo Manfredi, dipinto che andò in frammenti nella strage dei Georgofili, nella notte del 27 maggio 1993.
Obiettivo del crowdfunding è la realizzazione del restauro entro il 27 maggio 2018, in occasione del venticinquesimo anniversario della strage.
Il restauro sarà curato da Daniela Lippi e occorreranno 22.212 euro, di cui 1000 sono già stati donati dalla Banca Federico Del Vecchio. È possibile partecipare al crowfunding "Cultura contro terrore. Una partita da vincere" attraverso una donazione bancaria di qualsiasi importo sull’Iban IT57 T032 5302 8010 0000 0123 456 o partecipando alla prima cena di gala a Palazzo Pitti il 20 luglio.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt ha dichiarato: “Con il restauro di questa opera caravaggesca si chiuderà, per così dire, il cerchio tragicamente iniziato in quel maggio 1993, dando nuova vita all’ultima opera recuperabile che ancora era da restaurare; la mafia, oltre ad aver provocato la morte di 5 persone, vittime innocenti, ha causato gravi danni al nostro patrimonio artistico e culturale. Dopo la perdita di tre opere e i restauri di altre effettuati negli anni successivi all’attentato, adesso si offre l’opportunità di poter restituire ai fiorentini ed ai visitatori la tela di Bartolomeo Manfredi creduta quasi irrecuperabile. Il restauro non cancellerà le tracce dell’attentato che rimarranno come cicatrici indelebili di un’opera che ritrae un momento normale, giocare a carte, momenti normali come quelli in cui il terrorismo colpisce oggi. L’opera restaurata sarà un doppio memento contro il terrorismo di allora e di oggi che può colpire una intera comunità ed il suo patrimonio culturale”.
Il direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini ha aggiunto: “Un giornale non è solo un diario che racconta, cercando di capirla, la vita di una città, dei territori, è anche parte di una comunità, condivide le sue vicenda con la testa e anche con l’anima. Ci rivolgiamo alla città e a chi la ama per ricucire uno degli strappi che l’attentato di via dei Georgofili provocò. Il recupero di quest’opera, che adesso non sembra neppure più un quadro, non vuole solo ricucire una grave ferita inferta al patrimonio artistico della città, ma anche fissare nella memoria di Firenze una pagina sconvolgente. Chiediamo aiuto a tutta la città per dire alto e forte che la bellezza e la cultura vincono contro il terrore”.
La restauratrice Daniela Lippi ha raccontato: “Ho visto la tela per la prima volta a febbraio del 2014 nei depositi degli Uffizi. Era come la vedete oggi, tanti frammenti di pittura coperti da carta velina per protezione — l’operazione di velinatura fu fatta subito dopo la strage dei Georgofili — accanto ai quali c’erano dei piccoli pezzi del dipinto staccati, come se fossero tasselli di un puzzle, che erano stati raccolti e assemblati all’indomani dello scoppio della bomba. Quello che mi ha spinto a osare un’ipotesi di restauro è stato il rendermi conto che, seppur così danneggiato, quel quadro, in cui erano stati dipinti sei giocatori di carte, presentava, ancora visibili, i volti di 4 di loro”.
Fonte: Ansa - Corriere Fiorentino
Immagine: Come si presentava il dipinto prima della strage dei Georgofili.
Bartolomeo Manfredi, Giocatori di carte (1618; olio su tela, 130 x 191,5 cm; Firenze, Galleria degli Uffizi)
Parte il crowdfunding Cultura contro terrore. Una partita da vincere |