Parlamento europeo: stop a razzismo nella cultura, nella scuola, nei media e nello sport


Gli eurodeputati propongono misure di regolamentazione da adottare nei paesi dell’Unione Europea volte a combattere il razzismo e la discriminazione nella cultura, nell’istruzione, nei media e nello sport.

Mai più razzismo e discriminazione nella cultura, nell’istruzione, nei media e nello sport: con 21 voti favorevoli, 3 contrari e 4 astenuti, gli eurodeputati propongono misure di regolamentazione da adottare nei paesi dell’Unione Europea volte a combattere le radici strutturali del razzismo.

Per quanto riguarda la scuola, i programmi di studio dovrebbero essere rivisti per dare un approccio contestualizzato alla storia europea e per aiutare a eliminare gli stereotipi che portano alla discriminazione. Nei materiali educativi principali dovrebbero essere inclusi autori, storici, scienziati, artisti di diversa estrazione razziale ed etnica. Si chiede inoltre l’eliminazione dell’esclusione razziale ed etnica che esiste ancora nelle scuole di alcuni paesi dell’Unione Europea e pari accesso all’insegnamento per docenti appartenenti a minoranze.

Sul fronte culturale, i finanziamenti dell’Unione Europea dovrebbero essere rivolti a iniziative che promuovono un settore culturale più diversificato e gli Stati membri dovrebbero introdurre programmi di apprendimento permanente per i dipendenti pubblici e le forze di sicurezza statali volti all’eliminazione di comportamenti razzisti e xenofobi.

Gli eurodeputati chiedono inoltre ai media di smettere di diffondere narrazioni stigmatizzanti riguardo a membri di particolari gruppi etnici. C’è necessità di fornire programmi per ampliare le conoscenze dei professionisti dei media sulla diversità e l’inclusività. Le autorità nazionali di regolamentazione dell’audiovisivo dovrebbero avere il potere di sanzionare i programmi che promuovono contenuti razzisti e di fermare i finanziamenti dell’Unione Europea e statali per i media che promuovono l’incitamento all’odio e la xenofobia.

Infine, riguardo allo sport, si dovrebbero elaborare consigli per combattere il razzismo nell’ambito sportivo sia a livello locale che a livello regionale, nazionale ed europeo, promuovendo l’inclusione e il rispetto. E si dovrebbero adottare misure a sostegno delle vittime di crimini e violenze nati dall’odio.

“Oggi abbiamo preso una posizione chiara e abbiamo fatto forti richieste alla Commissione e agli Stati membri, chiedendo loro di combattere le radici del razzismo. Il nostro comportamento è modellato dall’educazione che riceviamo, dalla cultura, dalle informazioni che ci vengono date, nonché dai valori che lo sport ci trasmette. Dobbiamo sfruttare il loro potere per perseguire i valori di tolleranza, equità e solidarietà e impegnarci in un’attiva lotta al razzismo”, ha dichiarato l’eurodeputata Salima Yenbou dopo la votazione.

Nella foto, l’emiciclo del Parlamento europeo di Strasburgo.

Parlamento europeo: stop a razzismo nella cultura, nella scuola, nei media e nello sport
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