Potrebbe essere del Guercino (Giovanni Francesco Barbieri; Cento, 1591 - Bologna, 1666) il Mosè che lo scorso 25 novembre è stato battuto in una vendita della casa d’aste Chayette & Cheval di Parigi: presentato con stima di 5-6.000 euro, è stato alla fine aggiudicato addirittura per 590.000 euro, un prezzo cento volte più alto rispetto alla stima iniziale.
L’opera era stata attribuita a un anonimo seguace di Guido Reni, dunque l’asta presentava il dipinto come opera di scuola bolognese del XVII secolo. La vendita in cui il Mosè è stato presentato vedeva la presenza di opere di tutti i generi: artisti contemporanei e moderni, stampe del primo Novecento, gioielli, vasi, opere del Seicento e del Settecento. Un’asta che poteva passare tranquillamente inosservata (la maggior parte delle opere è stata venduta per meno di mille euro), se non fosse stato per questo olio su tela di 72 per 63 centimetri, che si presenta in uno stato tutt’altro che ottimale, appesantito da cadute di colore, antichi restauri e, almeno a giudicare dalla foto, una patina che offusca pressoché tutta la superficie, ma comunque evidentemente non abbastanza per non far pensare che la mano che ha dipinto il profeta biblico sia quella di un grande artista.
Nella scheda (era il lotto 42 di un’asta che ne presentava 48), la casa d’aste ricordava che già in passato era stata avanzata un’attribuzione al Guercino, e si faceva menzione di una copia di questa composizione, dipinta probabilmente da Benedetto Zalone, allievo del Guercino, e passata in asta il 17 maggio 2001 da Franco Semenzato (senza però essere venduta: la stima era di 70-100 milioni di lire). Il Mosè è ritenuto vicino stilisticamente e cronologicamente alla Testa di vecchio dell’Ashmolean Museum di Oxford, opera del 1619-1620.
Non sappiamo chi abbia acquistato l’opera, ma se si dovesse scoprire che effettivamente l’opera è del Guercino, l’ignoto acquirente potrebbe aver azzeccato un ottimo investimento, perché in un’eventuale prossima vendita il prezzo potrebbe aumentare. Il record in asta per il Guercino è di 5,19 milioni di sterline, siglato da Christie’s a Londra nel 2010 per un David, molto più grande e decisamente più interessante del Mosè di Chayette & Cheval: tuttavia, se il Mosè fosse davvero del Guercino, potrebbe valere il doppio di quanto lo ha pagato il suo nuovo proprietario. Non rimane dunque che aspettare un eventuale restauro dell’opera, oltre ai pareri della comunità scientifica.