Il 27 marzo, la casa d’aste Pandolfini di Firenze darà ufficialmente il via alla stagione primaverile con l’asta Arcade: Dipinti dal XVI al XX secolo, un appuntamento che promette di catturare l’attenzione di collezionisti e appassionati grazie a una selezione di opere di grande valore storico e artistico. Ad arricchire il catalogo di questa edizione, Pandolfini presenta una sezione particolarmente prestigiosa: circa trenta dipinti appartenuti ad Antonio Paolucci (Rimini, 1939 – Firenze, 2024), tra i più autorevoli storici dell’arte italiani. Figura chiave nella politica culturale del Paese, Paolucci ha dedicato la sua carriera alla tutela e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale, ricoprendo ruoli di primaria importanza come quello di soprintendente, Ministro per i Beni Culturali e Ambientali nel governo Dini e, infine, direttore dei Musei Vaticani. La sua raccolta, composta da dipinti antichi e dell’Ottocento, rappresenta una testimonianza della passione e del gusto con cui, nel corso degli anni, ha selezionato opere in grado di raccontare la grande tradizione pittorica italiana.
Nel nucleo di dipinti antichi messi all’incanto spiccano alcune opere di notevole pregio. Tra queste, una Sacra Famiglia con San Giovannino datata 1563, con una valutazione stimata tra 8.000 e 12.000 euro. Di particolare interesse è anche un Ritratto maschile in miniatura su tavola, realizzato da un pittore francese attivo tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo, stimato tra 2.000 e 3.000 euro. A completare la selezione, una Sacra Famiglia, attribuita a Francesco Vanni, con una valutazione compresa tra 3.000 e 5.000 euro. Per quanto riguarda l’Ottocento, l’asta proporrà due rari dipinti del pittore bolognese Domenico Ferri, artista noto per la sua capacità di catturare l’atmosfera e il carattere dei soggetti raffigurati. Tra le sue opere in catalogo spicca una suggestiva Veduta di Parigi, stimata tra 2.500 e 3.500 euro, che offre una preziosa testimonianza dell’assetto urbanistico della capitale francese prima delle radicali trasformazioni promosse dal barone Haussmann tra il 1853 e il 1869.
Il catalogo di Arcade riserva inoltre altre proposte, con una selezione di dipinti dal XIX e XX secolo che non mancheranno di attirare l’interesse dei collezionisti. Tra questi, la Lavandaia di Vincenzo Irolli, con una stima compresa tra 8.000 e 12.000 euro, e la Ninfa e fauno nel bosco di Alberto Pisa, valutata tra 5.000 e 7.000 euro. Per gli amanti dei dipinti antichi, si segnalano il monumentale Capriccio architettonico di Pietro Cappelli, stimato tra 15.000 e 25.000 euro, e un San Gerolamo, eseguito da un pittore di scuola caravaggesca, con una valutazione compresa tra 10.000 e 15.000 euro.