Dal 17 luglio 2020 sarà possibile assistere ogni venerdì dalle 9 alle 13, presso l’Oratorio dei Bianchi di Palermo, al restauro degli arazzi fiamminghi di Marsala. Si tratta di un cantiere aperto al pubblico che permetterà di osservare da vicino le tappe dell’intervento agli otto arazzi fiamminghi provenienti dalla chiesa Madre di Marsala e risalenti a XVI secolo.
I capolavori di arte tessile raffigurano la guerra tra i Romani e i Giudei avvenuta nel 66 d.C. e furono realizzati a Bruxelles, con l’intento di chiedere a Filippo II clemenza verso i calvinisti olandesi, come i Romani molto tempo prima lo erano stati con gli ebrei. Secondo una leggenda, la regina d’Inghilterra Maria I Tudor, figlia di Enrico VIII, trovò riparo durante una tempesta nel porto di Marsala e venne ospitata da monsignor Antonino Lombardo, uomo di cultura e di fede che diventò presto confessore e consigliere culturale della regina. Gli arazzi furono donati in segno di ringraziamento dalla regina a monsignor Lombardo, il quale a sua volta li lasciò alla chiesa Madre con il divieto di spostarli in un altro luogo o di disperderli.
Gli arazzi vennero esposti per lungo tempo nell’abside della chiesa ma dimenticati. Nella seconda metà del Novecento fu avviata un’opera di restauro, e solo nella prima metà degli anni Ottanta i capolavori tessili furono collocati in un piccolo museo al confine con l’abside della chiesa Madre.
L’attuale restauro aperto prevede il termine tra circa un anno e successivamente gli arazzi verranno esposti in una nuova struttura, ovvero in uno spazio della chiesa del Collegio di Marsala che diventerà Museo degli Arazzi e del patrimonio tessile della chiesa Madre. L’intervento complesso e lento sarà guidato da Giuseppe Ingui e da un team composto da Giacomo Mirto, Sonia Caccamo e Lucilla De Angelis. “Occorre oggi” ha sottolineato l’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà "che su queste competenze si costruiscano scuole di formazione altamente specializzate capaci di attrarre in Sicilia capolavori d’arte da tutto il mondo nella prospettiva che la Sicilia possa diventare un riferimento a livello mondiale”.
Il progetto prevede inoltre il completamento del restauro degli ambienti e l’allestimento dove saranno collocati gli arazzi e complessivamente, tra il restauro degli arazzi e la realizzazione del museo, si prevede un costo di circa tre milioni di euro.
Palermo, cantiere di restauro aperto al pubblico per gli arazzi fiamminghi di Marsala |