Gravi danni subiti da una splendida pala di Giovanni Bellini (Venezia, 1430 circa - 1516), la Madonna in gloria con otto santi dipinta dall’artista veneziano attorno al 1510 e conservata presso il Museo Diocesano di Venezia: la denuncia delle pessime condizioni dell’opera è stata lanciata da Riccardo Beverari, che ha visitato il Museo Diocesano di Venezia in data 7 febbraio e, una settimana dopo, ha lanciato l’allarme sul gruppo Facebook Le connoisseur.
Riportiamo per intero il racconto di Beverari: “STORIA VERGOGNOSA. Che forse conoscete già. Martedì 7 febbraio sono entrato nel Museo Diocesano di Venezia per rivedere la ”Madonna in Gloria“ di Bellini, fresca fresca di restauro, come annunciava tanto di banner all’entrata. Il custode però mi dice che, contrariamente a quanto indicato all’entrata, il quadro non è visibile. Scendo alla biglietteria mi faccio restituire i soldi, poi torno dal custode perché volevo qualche spiegazione. Dopo non poche insistenze, mi ha fatto salire nel solaio del museo e con notevole stupore ho visto la pala posta orizzontalmente su due assi. Come testimoniano le foto che sotto allego, e in contrasto con quanto afferma sotto nell’intervista il direttore del Museo, la tavola era parecchio danneggiata, la pellicola pittorica si era alzata in più punti, forse perché era stata rimossa la cornice, ma più probabilmente per le condizioni di umidità del museo, a cui nessuno aveva pensato. Il custode, un laureando in Beni Culturali, aveva ottenuto dal direttore che la pala fosse almeno sistemata orizzontalmente, per evitare che si perdesse il colore che in più parti si perdeva. Molto probabilmente il fatto, per cui esistono gravissime responsabilità, verrà insabbiato con un ulteriore intervento, prima di riportare l’opera a San Pietro a Murano o, come spero, all’Accademia. Di seguito trovate le foto che ho scattato; le lacerazioni sono impressionanti, si sono generate nell’arco di un mese di incuria, e possono peggiorare”. Le immagini si possono vedere nel post che abbiamo linkato sopra.
La pala di Bellini, peraltro, era stata presentata solo il 6 ottobre scorso al pubblico in occasione dei festeggiamenti per il cinquecentenario della scomparsa di Giovanni Bellini. Il dipinto, dalla “lunga e difficile storia conservativa” (così sul sito web Storie dell’Arte in un articolo scritto in occasione della presentazione di ottobre), veniva definito dagli esperti come un “ammalato cronico”, bisognoso di monitoraggio e cure.
Il direttore del Polo Museale del Veneto, Daniele Ferrara, attribuisce le lacerazioni subite dal dipinto agli avversi fattori climatici, come ha spiegato al quotidiano La Nuova Venezia: “il clima particolarmente secco” avrebbe provocato “uno sbalzo climatico che rende le fibre di legno anch’esse più secche”, provocando di conseguenza “i distacchi pittorici proprio là dove l’opera è stata restaurata”. Tutti adesso concordano sul fatto che si renderà necessario un nuovo intervento.
Fonti: La Nuova Venezia (1) - La Nuova Venezia (2) - Il Gazzettino (1) - Il Gazzettino (2) - Storie dell’Arte
Lacerazioni sulla pala di Giovanni Bellini: l'allarme lanciato da un visitatore |