I Paesi Bassi restituiranno alla Nigeria un totale di 113 bronzi del Benin presenti nelle collezioni statali olandesi. Questa decisione è stata presa dal Ministro dell’Istruzione, della Cultura e della Scienza Eppo Bruins: si tratta degli oggetti provenienti dall’antico Regno del Benin (oggi parte dell’attuale Nigeria) che vennero prelevati nel 1897 dai soldati britannici, che poi vendettero i manufatti sul mercato. Le ricerche condotte sulle collezioni hanno consentito d’individuare che questi 113 bronzi sono frutto di quel saccheggio. Sono lavori di grande importanza per la Nigeria: i bronzi, costituiti da targhe, ornamenti personali e figure, sono attualmente ospitati nella collezione del Wereldmuseum di Leida, e la restituzione di questi oggetti è il risultato di un’intensa cooperazione tra esperti e rappresentanti di entrambi i paesi.
L’accordo di trasferimento è stato firmato a Leida lo scorso 19 febbraio dal ministro Bruins e da Olugible Holloway, direttore generale della Nigerian National Commission for Museums and Monuments (Commissione nazionale nigeriana per i musei e i monumenti). La restituzione segue la pubblicazione di un rapporto del Comitato per le Collezioni Coloniali dei Paesi Bassi, presieduto da Lilian Gonçalves-Ho Kang You. Questo rapporto è il risultato di una stretta consultazione e collaborazione con la Nigerian National Commission for Museums and Monuments. Il comitato ha pubblicato il rapporto sul suo sito web.
È la quinta volta che i Paesi Bassi restituiscono oggetti come risultato diretto di un rapporto consultivo del comitato. Il comitato sta attualmente elaborando rapporti consultivi in risposta alle richieste presentate da Sri Lanka, India e Indonesia. Nel frattempo, gli oltre cento bronzi del Benin saranno restituiti al governo nigeriano, che deciderà poi come e dove saranno esposti. Il Wereldmuseum spera che la restituzione degli oggetti non segni la fine del processo, ma piuttosto serva come punto di partenza per un’ulteriore cooperazione tra musei in Nigeria e nei Paesi Bassi.
“Questa restituzione”, ha dichiarato il ministro Bruins, “contribuisce a riparare un’ingiustizia storica che si fa sentire ancora oggi. Il patrimonio culturale è essenziale per raccontare e vivere la storia di un paese e di una comunità. I Bronzi del Benin sono indispensabili per la Nigeria. È positivo che tornino indietro”.
“Il ritorno dai Paesi Bassi”, ha detto Olugible Holloway, “rappresenterà il più grande ritorno di antichità del Benin direttamente collegato alla spedizione ritannica del 1897. Ringraziamo i Paesi Bassi per la loro cooperazione e speriamo che questo costituisca un buon esempio per altre nazioni del mondo in termini di rimpatrio di antichità perdute o saccheggiate”.
Oltre alla restituzione di 113 oggetti delle collezioni olandesi, il 19 febbraio il comune di Rotterdam, da parte sua, ha restituito anche altri sei bronzi del Benin. Questi oggetti (una campana, tre placche in rilievo, un involucro di cocco e un bastone) erano stati trafugati anch’essi nel 1897.
“L’arte e il patrimonio dovrebbero essere dove appartengono”, ha detto Said Kasmi, della giunta comunale di Rotterdam. “Questi oggetti appartengono alla Nigeria. Restituendoli, stiamo compiendo un passo importante verso il riconoscimento del passato e il rispetto del valore che questi oggetti hanno per la Nigeria”.