Un altro attacco all’arte da parte degli attivisti che sostengono questa o quell’altra causa. Nella mattinata del 1° giugno, al Musée d’Orsay di Parigi è stato colpito un capolavoro di Claude Monet, al momento esposto alla grande mostra sulla nascita dell’impressionismo in corso presso il museo francese. Un’attivista del gruppo “Riposte Alimentaire” ha attaccato un poster adesivo ai Coquelicots (Papaveri) di Monet: l’azione è stata ripresa in un video. Il poster raffigura una versione alterata del dipinto di Monet, dal colore rosso acceso: “questa immagine da incubo”, ha detto l’attivista nel corso della sua protesta, “è quello che ci aspetta se non vengono proposte alternative”. Il riferimento è alle previsioni del governo francese secondo cui di qui all’anno 2100 la temperatura media globale aumenterà di quattro gradi.
La giovane è stata arrestata. Stando a quanto riportano le fonti francesi, l’opera non ha subito danni. “Un’attivista ha attaccato un poster sul vetro che protegge i Coquelicots di Claude Monet prima d’incollarsi con le mani alla parete. Questa persona è stata arrestata e adesso si trova in custodia. Il museo ha intenzione di sporgere denuncia”, ha precisato un responsabile del Musée d’Orsay alla versione francese dell’Huffington Post. “Dopo essere stato esaminato e trattato da una restauratrice”, ha detto poi il responsabile all’AFP, “l’opera è stata nuovamente appesa. La mostra ora è completamente accessibile al pubblico”.
Il gruppo Riposte Alimentaire non è nuovo a proteste eclatanti: si erano fatti notare giusto un paio di settimane fa attaccando adesivi attorno alla Libertà di Delacroix, mentre lo scorso febbraio avevano lanciato zuppa contro la Primavera di Monet al Musée des Beaux-Arts di Lione. Duro il commento della ministra della cultura francese Rachida Dati, che affida il proprio commento a Twitter: “Ancora una volta un istituto culturale e un’opera d’arte sono presi di mira dagli iconoclasti: il dipinto Les Coquelicots di Claude Monet al Musée d’Orsay! Questa distruzione dell’arte da parte di delinquenti non può essere in alcun modo giustificata. Deve finire! Ho contattato il ministro della giustizia per la messa a punto di una misura penale adatta a questa nuova forma di delinquenza che attacca l’aspetto più nobile della nostra coesione: la cultura! Sostegno totale ai lavoratori del Musée d’Orsay che permettono l’accesso alla cultura e alle opere d’arte a tutti e che subiscono la violenza di coloro per i quali la cultura è un lusso!”.
Musée d'Orsay, attivista attacca poster adesivo a capolavoro di Monet. Arrestata |