Le opere di Marino Marini per ora rimangono a Pistoia: il Tar dà ragione al MiBACT


Le opere di Marino Marini al centro di una contesa tra Fondazione e MiBACT, nonché tra Firenze e Pistoia, rimangono per il momento a Pistoia: lo ha stabilito il Tar della Toscana.

Rimarranno a Pistoia, almeno per il momento, le opere di Marino Marini (Pistoia, 1901 - Viareggio, 1980) ospitate presso il museo dedicato all’artista che ha sede a Palazzo del Tau nella città toscana. Come vi avevamo raccontato nei mesi passati, il cda della Fondazione Marino Marini intendeva trasferirle presso il Museo Marino Marini di Firenze. In Toscana infatti ci sono due musei dedicati all’opera del grande scultore: a Firenze ci sono le opere che l’artista donò al Comune di Firenze, mentre a Pistoia quelle lasciate a quest’ultima città. La proposta della Fondazione aveva suscitato grosse polemiche e una sostanziale contrarietà da parte del mondo della cultura. Anche il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, aveva definito “un’assurdità” l’idea di spostare le opere a Firenze.

La vicenda è poi finita in tribunale: la Soprintendenza, infatti, aveva posto il vincolo territoriale sulle opere (provvedimento che sancisce l’indissolubile legame tra opere e territorio), e contro questo provvedimento la Fondazione aveva fatto ricorso al Tar della Toscana, impugnando il vincolo posto dalla Soprintendenza.

Le motivazioni del Tar

Dopo un anno ecco dunque il verdetto del tribunale amministrativo: le opere restano a Pistoia, poiché il Tar ha dato ragione al MiBACT (da cui dipende la soprintendenza) giudicando infondato il ricorso della Fondazione. Il tribunale ha stabilito che la proprietà delle opere non è rilevante ai fini della loro tutela, che il vincolo non modifica i diritti della Fondazione, che la presunta inidoneità della sede non pregiudica la possibilità di apporre un vincolo, e ha inoltre rimarcato il valore del legame tra l’artista e la città. Di conseguenza, si legge nella sentenza, le ragioni della Fondazione risultano “forzate in un contesto che, sia a livello di atti di fondazione che di corrispondenza con le amministrazioni interessate, evidenzia al contrario la forte volontà della fondatrice di sviluppare in parallelo le due iniziative (i musei a Pistoia e a Firenze, ndr), peraltro assicurando un ruolo di supervisione e controllo alla struttura pistoiese”.

Quanto invece al decreto con cui la Soprintendenza archivistica aveva notificato l’interesse storico e artistico dell’archivio documentale della Fondazione Marino Marini, anche questo impugnato dalla Fondazione stessa presso il Tar, il tribunale in questo caso ha accolto i rilievi formali sollevati dalla Fondazione, disponendo il rinnovo della procedura di adozione del decreto da parte della Soprintendenza archivistica. Si tratta tuttavia di una questione formale e non di merito, rileva il Comune di Pistoia.

La soddisfazione del Comune di Pistoia

E nelle sale del Comune c’è soddisfazione. “Una prima importante battagli vinta dalla nostra città”, commenta il sindaco Alessandro Tomasi. “Pistoia e il Maestro sono indissolubilmente legati. Lo abbiamo sostenuto fin dall’inizio di questa vicenda. Un anno fa ero a Roma, dal Capo di Gabinetto del Ministro Franceschini, proprio per tutelare il nostro patrimonio culturale e sottolineare questo profondo legame tra il Maestro e la sua, la nostra, città”.

Il Comune di Pistoia da diverso tempo si è reso disponibile a prendere in carico il museo Marini, attraverso un comodato d’uso gratuito, al fine di riaprirlo e restituirlo alla città e ai visitatori. “Questa Amministrazione”, ricorda il sindaco, “è disposta a mettere i soldi per la guardiania, a prendere la direzione artistica del Museo e ci siamo già resi disponibili anche a realizzare alcuni interventi migliorativi della struttura. Stiamo inoltre lavorando per una valorizzazione dell’opera del Maestro attraverso il Piano strategico della cultura. Stiamo aspettando, da tempo, le risposte della Fondazione. È chiaro che il Comune sta creando tutte le condizioni per la riapertura, ma senza l’atto firmato dalla Fondazione non è possibile procedere. Adesso che il Tar ha respinto il ricorso della Fondazione, auspichiamo possano esserci risposte positive. Abbiamo istituito, lo voglio sottolineare, il sistema museale provinciale e presto chiamerò il Presidente della Regione, Eugenio Giani, per proseguire il lavoro intrapreso attraverso il protocollo firmato con la Regione sul Marino Marini. Tutti quanti dobbiamo lavorare per la valorizzazione delle opere”.

Naturalmente la Fondazione potrà ricorrere al Consiglio di Stato, il grado più alto della giustizia amministrativa, ma almeno per adesso i pistoiesi possono esultare.

Nella foto: interno del Museo Marino Marini di Pistoia.

Le opere di Marino Marini per ora rimangono a Pistoia: il Tar dà ragione al MiBACT
Le opere di Marino Marini per ora rimangono a Pistoia: il Tar dà ragione al MiBACT


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