L’ultima opera di Dario Gambarin, conosciuto per le sue creazioni di land art realizzate nei campi veneti con l’aiuto del trattore e dell’aratro, è un omaggio a Stanley Kubrick e al suo Arancia Meccanica, film che è uscito in Italia cinquant’anni fa, nel 1972, ma è anche un monito contro la guerra e contro tutti i tipi di violenza.
Il disegno è stato compiuto su un campo incolto di 27mila metri quadrati alle porte di Castagnaro (Verona) interamente a “mano libera” con il solo utilizzo di un trattore e di un aratro. No War, Green Pax, questo il titolo dell’opera, intende esprimere l’opposizione alla guerra tra Russia e Ucraina.
“Ho voluto ricordare un film carico di significati che colpisce, disturba e infastidisce, talmente è reale il futuro che descrive”, afferma l’autore. "Il mondo distopico immaginato da Kubrick rinuncia all’uso della parola. La violenza si combatte con la violenza, il libero arbitrio è solo un lontano desiderio. Solo l’arte resta e rimane con la sua forza energica l’unica spinta vitale. Il mio è un monito contro ogni guerra, ogni prevaricazione e costrizione dell’essere umano. Una rievocazione che deve spingerci verso una pace universale, che passi attraverso una riconciliazione con la natura".
L'ultima opera di Gambarin è un monito contro ogni guerra: su un campo appare Arancia meccanica |